A piedi nudiE tu…mangi cibo sano? ( Ecco dove si può trovare a Milano) e poi a…

A quanto pare sì perchè i dati dicono che molti italiani negli ultimi tempi hanno deciso di mettere nel loro piatto il cibo sano.   Crisi a parte, infatti, secondo uno studio dell’Ismea (Istituto d...

A quanto pare sì perchè i dati dicono che molti italiani negli ultimi tempi hanno deciso di mettere nel loro piatto il cibo sano.

Crisi a parte, infatti, secondo uno studio dell’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) nel carrello della spesa si mettono sempre più prodotti sani e possibilmente biologici. Gli acquisti domestici nel 2011 sono cresciuti del 9% rispetto all’anno precedente e nel semestre di quest’anno l’incremento è stato del 6% in più. E l’appeal per il biologico oraguadagna spazio anche fuori dalle mura domestiche, conquistando le tavole pubbliche ….mense, scuole e ristoranti. Lo conferma anche la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori): Negli utlimi anni sono cresciuti i ristoranti, gli agriturismi e soprattutto le mense scolastiche che hanno adottato il menù ”bio”.

Se è boom nei piatti è boom anche nel mondo produttivo. Ovvio. Il numero delle aziende agricole che hanno deciso di produrre “sano”, infatti, sono aumentate, così come sono aumentate le aziende che fanno vendita diretta a chilometro zero. Questo perchè il consumatore moderno è sempre più sensibile verso temi “forti” quali la protezione della propria salute ed il rispetto per l’ambiente.

D’altronde la differenza sostanziale tra agricoltura biologica e convenzionale sta nel livello di energia ausiliaria che viene introdotta nel cosiddetto agro sistema. Nell’agricoltura convenzionale, spiega wikipedia, si “impiega un notevole quantitativo di energia ausiliaria proveniente da processi industriali (industria chimica, estrattiva, meccanica, ecc.); al contrario, l’agricoltura biologica, pur essendo in parte basata su energia ausiliare proveniente dall’industria estrattiva e meccanica, reimpiega la materia principalmente sotto forma organica”.

Problema risolto ovviamente per chi ha un piccolo orto in casa. E per chi non lo ha? Negli ultimi tempi si sta sempre più diffondendo la coltivazione degli ortaggi in balcone. Sul balcone è possibile coltivare, non solo le erbe aromatiche, ma anche … pomodori, zucchine, melanzane, cipolle, aglio e lattuga. Vedremo in seguito come fare …con idee, trucchi ed esempi concreti. Così come parleremo in seguito anche degli orti in affitto…Ora si tratta di capire dove comprare i prodotti organici, come dicono gli americani, senza alleggerire troppo il portafoglio.

L’obiezione più forte infatti è che il prodotto biologico costa più dell’altro. E’ vero. In alcuni supermercati e negozi specializzati di frutta e verdura coltivata senza pesticidi, può costare di più. Ma questo non ci deve far arrendere perché si possono scegliere altri canali d’acquisto.

Cominciamo questo viaggio da Milano.

E iniziamo da due coraggiose e giovani cugine, che, mollata la moda e le passerelle di Manhattan, hanno preferito dedicarsi alla coltivazione di zucchine, cavoli e insalate e altro, nei due ettari di famiglia. Il terreno è a Cigole (80 chilometri da Milano), ma loro sono organizzatissime. Scrivono infatti Angelica e Maria Vittoria ( le ortaie) sulla loro pagina di Fb “Per chi vive a Milano, ma non vuole rinunciare a frutta e verdura appena raccolti, Ortaie consegna a domicilio settimanalmente i prodotti del proprio orto, garantendo la freschezza naturale dei sapori, con una media di 24 ore tra l’orto di campagna e casa vostra. Ortaie è nata dal bisogno di avere un contatto quotidiano con la terra e dal piacere di mangiare cibi sani e buoni, perché crediamo che la qualità debba essere parte integrante della vita di tutti i giorni”.

La giornata della consegna a domicilio è il martedì. Come prenotare le loro primizie? Online sul sito www.ortaie.it.

Ma non è che l’inizio…se vi interessa continueremo a cercare altri produttori a Milano e altrove….Buon bio!!!!

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