Una figlia come te“He” loves shopping (se non è per me)

Per vedere Mr P. entusiasta nell’entrare in un negozio di abbigliamento dovevo aspettare di essere incinta. Ora lo so: lui non ha un’avversione verso i vestiti in sé. Lui ce l’ha solo con i miei: ...

Per vedere Mr P. entusiasta nell’entrare in un negozio di abbigliamento dovevo aspettare di essere incinta. Ora lo so: lui non ha un’avversione verso i vestiti in sé. Lui ce l’ha solo con i miei: abiti, pantaloni, magliette, accessori…tutto quello che normalmente lo fa sudare, se riproposto in piccole dimensioni gli procura invece grande gioia e benessere. È incredibile.

Così, presi da una follia shopaholic per la prima volta al quadrato – a me, diciamolo, l’entusiasmo da negozio non manca mai – sabato scorso abbiamo comprato un po’ di vestitini per le bebè. Non solo deliziose tutine con tanto di toppa sui gomiti o micro calzini color arancione fregiati di motociclette spaziali. Il pezzo top è un completino body, pantalone (con elastico) e golfino a fantasia montanara sui colori cammello, blu e arancio che, solo a guardarlo, mi fa girare la testa.

Nel frattempo la mia famiglia è impazzita dietro a due pulcini dagli originalissimi nomi Cip e Cip, stampati a color giallo acceso sulla testa del lettino che abbiamo comprato. Insieme al fasciatoio, alla cesta porta enfant, al piumino paracolpi e qualche altro accessorio che trasformerà la sua cameretta in un tenero pollaio. Una scelta – soprattutto un acquisto – maturata dopo lunga caccia alle offerte in vari negozi, schivando letti intarsiati forse da Michelangelo che costavano più di 500 euro. Senza coperta e senza materasso. Ma vuoi mettere la testiera con l’oblò in plexiglass circondato da rane saltellanti?

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