Storie di un fisco minoreIl governo dei tecnici inciampa sul modello Imu

Tanto tuonò che poi non piovve. Zeus-Monti ha più volte scagliato fulmini sugli incompetenti ma il governo dei tecnici inciampa su un semplice modello, un banale modulo. Slitterà, probabilmente al ...

Tanto tuonò che poi non piovve. Zeus-Monti ha più volte scagliato fulmini sugli incompetenti ma il governo dei tecnici inciampa su un semplice modello, un banale modulo. Slitterà, probabilmente al 31 ottobre, il termine per l’invio del modello Imu. Gli interessati non sono milioni di italiani, la platea dovrebbe essere ristretta ma poco importa. Paolo Cirino Pomicino, neurochirurgo già ministro del Tesoro, starà ridendo. “Che ci fa un medico in un dicastero così particolare, così “tecnico”, per l’appunto”? Chissà quante volte ‘o ministro se lo sarà sentito dire. Eppure i tanto invocati tecnici di Mario Monti non sono riusciti ancora a rendere pubblici modello ed istruzioni per un un’imposta che, salasso a parte, è molto simile all’Ici di cui ha preso il posto. Norme più severe e aliquote più alte, l’Imu colpisce – sostanzialmente – i proprietari di immobili, esattamente come l’Ici. Ma il “coniuge assegnatario”, tanto per dirne una, entro il 30 settembre dovrebbe consegnare (al Comune? All’Agenzia delle entrate?) un modellino con cui chiarisce: “Mi sono separata da mio marito e il giudice ha deciso che il trivani con mutuo spetta a me e ai mie due figli, per cui questa maledetta Imu sono io a doverla pagare”. La gentile signora, separata da poco, non può che fidarsi del commercialista, lettore assiduo del Sole24ore, bibbia fiscale e unica vera Gazzetta Ufficiale (siamo sinceri: ad esistere, esiste, ma chi la legge per davvero ‘sta Gazzetta?): il modello e le istruzioni Imu non ci sono, e ad oggi – 22 settembre – il rinvio è probabile ma non ufficiale, aggettivo inflazionato anche in venti righe. Abbiate fede: rinvio certo per la presentazione del modello ma non per il pagamento del saldo Imu. Le regole non sono ancora chiare, tuttavia entro il 17 dicembre saremo tutti in fila a pagare. Un saldo che sarà molto più salato dell’acconto. Ma questa è un’altra storia, un altro post da pubblicare.
Giuseppe Pedersoli

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