«Si è sempre Meridionali di qualcuno». Rispondeva così il professore Bellavista, nell’insolita location di un ascensore, al milanese Cazzaniga che lamentava la freddezza tedesca della moglie che al mattino preferiva il thè al posto del caffè.
La telematizzazione della scuola italiana – illustrata nel nuovo piano del governo dal ministro dell’istruzione Profumo – ha mandato su tutte le furie i docenti del nord che si sentono discriminati.
A Roberto Maroni (che si è fatto portavoce dei “razziati”) non va giù il trattamento riservato a Puglia, Campania, Sicilia e Calabria per le quali è previsto un investimento di 31,8 milioni di euro con il coinvolgimento di 2.128 scuole (il 64,5% del totale) nelle quali sarà assegnato addirittura un tablet ad ogni docente.
Il segretario della Lega Nord – ai microfoni di Radio Anch’io – grida all’ingiustizia e spera in una retromarcia da parte del governo: «Non ho ben capito perchè i tablet vanno solo ai professori del Sud, poi si dice che la Lega è razzista. Qui un membro del governo dice: ‘favoriamo solo i professori del Sud’. È un atto di discriminazione incomprensibile, spero che il governo ci ripensi e faccia retromarcia. È una cosa pazzesca, una odiosa discriminazione che non ha alcun senso».