Sampan ExpressE se Obama vincerà… sbarcherà a Bangkok?

Se le imminenti elezioni presidenziali statunitensi dovessero portare alla conferma dell’attuale presidente, la Thailandia potrebbe essere la meta della prima missione diplomatica del secondo manda...

Se le imminenti elezioni presidenziali statunitensi dovessero portare alla conferma dell’attuale presidente, la Thailandia potrebbe essere la meta della prima missione diplomatica del secondo mandato di Barack Obama. Il punto di domanda ed il condizionale sono d’obbligo perché da Washington non è ancora arrivata nessuna conferma ufficiale – e non arriverà prima delle elezioni – ma il 12 ottobre i principali quotidiani thailandesi hanno riportato la notizia in prima pagina e si è già tenuto il primo meeting informale tra Governo thailandese, ambasciata Usa e forze di polizia per predisporre i lavori di preparazione al ricevimento di Obama.

La notizia, del resto, non giunge del tutto inattesa a Bangkok. Una visita da parte di Obama era già stata prevista lo scorso luglio a seguito dell’Asean Regional Forum tenutosi a Phnom Penh. In quell’occasione, però, era saltato tutto a causa del mancato si thailandese alla richiesta della Nasa e del Dipartimento della Difesa di poter utilizzare la base navale di U-Tapao. La Nasa intendeva utilizzare la base per un’attività di ricerca relativa al clima tropicale negli scorsi mesi di agosto e settembre, mentre il Pentagono mirava a farne un centro per l’assistenza umanitaria e per operazioni di disaster relief nella regione.

Il progetto è naufragato non tanto per l’opposizione del Governo, quanto per la spaccatura politica thailandese. Il Partito Democratico all’opposizione, in quel frangente accusò il governo di barattare la concessione con un visto Usa per l’ingombrante fratello di Yingluck Shinawatra – l’ex primo ministro Thaksin Shinawatra tuttora in esilio volontario – facendo leva sull’articolo 190 della Costituzione thailandese relativo alla sovranità nazionale. Mentre la politica thailandese si manifestava divisa, come spesso è accaduto dal 2006 ad oggi, è arrivata prima la deadline della Nasa e poi l’annuncio dell’annullamento tramite un tweet. Ora non resta dunque che aspettare l’esito delle presidenziali e dell’eventuale visita che dovrebbe avere luogo tra il 18 ed il 19 novembre, per avere il polso della relazione tra Thailandia e Stati Uniti. Relazione storicamente solida, ma sempre meno esclusiva a causa dell’emergere di Indonesia e Vietnam.

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