(articolo pubblicato originariamente su IlMitte.com)
Going down to Potsdamer
Singing Checkpoint Charlie blues
The 70s brought bowie boy
Do what you do
You got to feel Berlin, babyThe 69 Eyes – Feel Berlin
Cantare Berlino non è cosa facile: in tanti ci hanno provato, mettendo in musica sensazioni, luoghi, atmosfere e situazioni diverse, vissute – spesso, non sempre – in prima persona. I risultati, come si può immaginare, sono stati alterni. Ma quello che colpisce, al di là del numero impressionante di canzoni dedicate alla città – solo Parigi, Londra, Roma, New York e Los Angeles possono vantare una musicofilia geografica così ampia – è la quantità di riferimenti e citazioni puntuali a luoghi specifici di Berlino. Forse, proprio a causa della sua suddivisione in quartieri (e delle loro tante “anime” diverse), questa città si presta in modo particolare ad essere “sezionata musicalmente” nei testi e nelle composizioni degli artisti del ‘900. Ecco, dal centro alla periferia, la musica ispirata ai bezirke di Berlino.
Il quartiere più cantato di tutti è Mitte. E proprio a Mitte “risiede” la canzone più conosciuta in assoluto dagli italiani: “Alexanderplatz”, composta da Franco Battiato, Giusto Pio e Massimo Gallerani ed interpretata per la prima volta da Milva nel 1982. “Ti vedo stanca / hai le borse sotto gli occhi / come ti trovi a Berlino Est?”: parole immortali di uno degli inni struggenti della Berlino che fu. Altro hot spot di Mitte è la stazione del Giardino Zoologico, che ha ispirato uno degli “inni alla vita” firmati dagli U2, la potente “Zoo Station”, traccia di apertura di Achtung Baby (1991), registrato proprio nei berlinesi Hansa Studios. E come dimenticare Nina Hagen, la Loredana Bertè tedesca, una delle icone punk di Berlino – peraltro, ancora in attività, dopo oltre 40 anni. La sua “Auf Banhof Zoo” ha tutte le riconoscibilissime peculiarità del suo sound, grezzo e graffiante.
Si resta in zona centrale con Ian Anderson, frontman dei Jethro Tull, un vero appassionato di ornitologia. Dopo aver dedicato un intero disco agli uccelli – The Secret Language Of Birds, 2000 – Ian ha infatti scritto una romantica ballad intitolata “Pigeons Flying Over Berlin Zoo”, inclusa poi nel suo disco Rupi’s Dance, del 2003. Ma non di solo Zoo si fischietta a Mitte: merita una citazione anche Ketil Stokkan, cantante pop norvegese interprete della canzone “Brandeburger Tor”, con la quale aveva partecipato al concorso di Eurovision nel 1990. La canzone, vincitrice delle selezioni nazionali, raccontava con un pop melenso i giorni della caduta del Muro. Oggi Stokkan, celebre in patria anche come membro della band Zoo – che caso, eh! – insegna in una scuola superiore. Chiudiamo la rassegna menzionando anche “Unter Den Linden”: l’antico viale costruito da Federico Guglielmo I di Brandeburgo è l’oggetto di un brano del cantautore olandese Boudewijn de Groot.
Da Mitte a Prenzlauer Berg il passo è breve. L’ex quartiere di Berlino Est ha un vero e proprio filone narrativo dedicato, che ha il suo punto d’origine nella storia di Nobi, ragazzaccio di periferia tutto alcool e violenza, celebre per le sue risse nei bar di P’Berg, quartiere di cui era il sovrano indiscusso: “Der King vom Prenzlauer Berg”, lo definivano i City, storica rock band formatasi ad Ost Berlin nel 1972. Ultimo in ordine di tempo a narrare (poeticamente parlando) le vicende del quartiere al confine nord-orientale di Mitte è stato invece Zach Condon, leader dei Beirut. Nel suo album d’esordio – Gulag Orkestar del 2006, scritto al ritorno da un lungo viaggio in Europa – il talentuoso cantautore americano ha dedicato una canzone, ricca di atmosfere malinconiche e melodie balcaniche, proprio a Prenzlauer Berg.
Zona meno gettonata, ma “benedetta” da uno degli artisti più grandi della musica pop, è Neuköln. Sì, con una “L” sola: è così che David Bowie (sopra) scelse di titolare il meraviglioso pezzo strumentale di 4:36 minuti contenuto nel lato B di uno dei suoi album più significativi, Heroes, secondo episodio della trilogia berlinese composta con lo zampino del “geniaccio” Brian Eno. Curiosità: Neukölln non era nemmeno il quartiere preferito di Bowie. La sua predilezione per Schöneberg, dove risiedeva, e per le atmosfere eleganti e decadenti di Charlottenburg – e, più in generale, di Berlino Ovest – era nota a tutti. Tornando a Neukölln ed al suo cuore boemo, Rixdorf, ecco che troviamo la pittoresca “In Rixdorf ist Musik”, cantata da Littke Carlsen e composta da Eugen Filippi, canzone popolare che oggi riecheggia soprattutto durante le feste di paese e coverizzata, negli anni, da diversi cantanti tedeschi.
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