Qualche giorno fa, sulle pagine di questo blog , l’uomo più informato del mondo ha dato la sua chiave di lettura delle primarie del centro sinistra, concludendo la sua analisi politica, che per altro condivido in molti punti, con la frase: “per questi motivi voterei Matteo Renzi”.
In nome del pluralismo che contraddistingue la nostra redazione, ho deciso di iniziare questa invettiva con l’esatto opposto.
Per questi motivi non voterei Matteo Renzi.
Non spenderò le parole della nuova politica per attaccare Renzi, niente statistiche di sorta o sintetiche scalette con illustrazioni a margine; voglio per un momento tornare ad usare le parole di quando la politica, era ancora la politica.
Sono l’uomo dalle ideologie forti, non smetto mai di ripeterlo.
Nella sinistra italiana, le ideologie sono state tacciate come il male assoluto, mi sta bene …
“Stracciate le tessere del partito comunista, bruciatele sulla pubblica piazza, dimenticate la storia, dimenticate il passato, guardate al futuro”, mi sta bene …
“Se vinco io, non finisce il centrosinistra, ma la carriera parlamentare di D’Alema”, e con la sua quella di Veltroni, Bindi, Penati ecc mi sta bene …
Mi sta bene tutto da un po di tempo a questa parte, strano di solito sono un tipo permaloso, chissà come mai?
Sarà che l ‘unica cosa che attendo infondo è che muoiano tutti.
La frase ha dei toni un po forti lo ammetto, ma sinceramente la scrivo senza più un grammo di cattiveria in corpo, non sono un indignato, sono uno di quelli che hanno colto il lato tragico, la sinistra italiana non rappresenta più nemmeno un decimo di quello che io vorrei per il paese, Renzi non è diverso.
Il programma lui c’è l’ha, scandaloso, se avere un programma per un candidato è diventato un merito e non un ovvietà, allora siamo davvero alla frutta.
Se dobbiamo credere ai programmi preferisco iniziare con striscia la notizia, che fa tanto italiano medio.
“Ma Andrea che dici, sei il solito disfattista,un altro giovane disilluso,soggetto perfetto per il prossimo libro di Galimberti; perché invece di sparare critiche senza fondamento non provi invece a prendere una posizione a favore, infondo Renzi vuole rottamare la classe politica attuale, non è forse una cosa buona?”
E certo no, dobbiamo votare per ma anche contro, tutti discorsi preparati e mai fatti, tute le lettere scritte e non spedite. …
Non mi sento un disfattista, non voterò nè per nè contro caro Nanni, non voterò e basta.
Non voterò, perché se votassi, mi turerei il naso e scriverei Matteo Renzi, ma quella puzza, non riuscirei a non sentirla.
La puzza di animale morto che accompagna ogni mio pensiero sulla politica italiana, io la sento anche su Renzi, ed il perché mi è chiaro.
Renzi vuole rottamare un partito democratico che non mi piace, per trasformarlo in un partito che mi piace ancora meno; se dovesse vincere e quindi mettere in atto la sua super trombata elettorale (mossa un po D’Alemiana a mio avviso), cancellerebbe l’ attuale vecchia guardia del partito, ovvero i Prodi, Weltroni, D’alema, che ormai non davano nemmeno più tanto fastidio; per mettersi a capo di un partito con al seguito, uno sconfittissimo Bersani, qualche dirigente di transito , come la Finocchiaro e Franceschini, e poi …
E poi l’avanzata della nuova generazione democratica, piccoli mostri ossessionati da D’Alema, ma forgiati sotto Weltroni prima, e Bersani poi, che da quando il PD esiste, sono sempre stati al posto loro, ad ingoiare tutte le porcate fatte nei due anni di governo Prodi, cito solo l’indulto, ma soprattutto e non muovere un dito contro la palese incapacità dei loro dirigenti senior, di parlare al paese e di arrestare il cammino di Berlusconi.
Se Renzi fa saltare il collo della bottiglia è la fine.
Lo vedete il lato tragico adesso?
Questa non è un invettiva a Renzi, è un SOS concepito sui lidi della Spagna, guardando all’Italia come ad un meraviglioso ricordo lontano.
Siamo ancora in tempo per porre fine a questo suicidio di massa che ci ostiniamo a chiamare fare politica, in tutto il mondo popoli e nazioni si risvegliano da dittature ben peggiori della nostra, serve solo chiamare le cose con il loro nome. Altre scelte sono possibili, scelte realmente nuove, basta solo avere il coraggio di mettere in discussione anche i temi più estremi, i mostri sacri dell’economia e del lavoro.
Voglio un leader politico che dica che le persone devono lavorare meno, vorrei rivedere il concetto di produzione assieme a Marchionne, e magari spendere anche due parole sulla produttività.
A Renzi voglio chiedere un gesto, una cosa nel suo stile, diciamo un’ultima prova di fiducia.
Se vince le primarie, si spari in bocca…
Dopo aver sconfitto la vecchia classe politica, sconfigga anche la nuova, sconfigga anche se stesso.
Diventi il martire della rottamazione, diventi un ideologia, una di quelle che la sinistra di adesso tanto combatte, per questi motivi si che lo voterei.