Riusciranno i nostri eroi del centrosinistra a perdere ancora una volta le elezioni comunali a Roma? Direi che sono sulla strada giusta. In meno di quarantott’ore si sono sbarazzati del candidato più autorevole al Campidoglio, Nicola Zingaretti, dirottandolo sulla Regione Lazio. E stanno facendo circolare con sempre più insistenza l’ipotesi di una candidatura di Andrea Riccardi, Udc, (non brillante) ministro per la Cooperazione e fondatore della Comunità di Sant’Egidio.
Riccardi può essere senza dubbio un candidato per il cosiddetto centro, ma è inspiegabile che il centrosinistra possa supportarlo. Non è un politico propriamente detto e ha una definizione cattolica piuttosto pronunciata. Nulla di male, per carità, ma è distante anni luce da un elettore medio di sinistra. Grande esperto di immigrazione, per carità, però amministrare una città è un altro sport.
L’esperienza dovrebbe insegnare qualcosa e già quattro anni fa la candidatura sbagliata di Rutelli aprì la strada alla vittoria di Alemanno. Ancora una volta si vuole far “scontare” a Roma un accordo a livello nazionale, in questo caso tra il centrosinistra e l’Udc. Per fortuna che c’è tempo a sufficienza affinché la storia non si ripeta. Magari basterebbe fare le primarie. Le avessero organizzate anche nel 2008, probabilmente Roma avrebbe avuto un altro sindaco.