Egomnia, il Social Network creato da Matteo Achilli è diventato ormai una realtà nel panorama italiano. Ma come è iniziato tutto? in molti se lo sono chiesto e il CERSI, il centro di ricerca per lo sviluppo imprenditoriale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha cercato di dare una risposta a questa domanda studiando accuratamente il “Caso Egomnia”, dall’idea iniziale fino alla sua realizzazione.
Di seguito viene riportata la parte relativa all’inizio della storia di Matteo Achilli.
«Quando abbiamo iniziato a lavorare su questo progetto, ipotizzavamo circa trecento iscritti per avere un sito di successo. Abbiamo superato i diecimila nei primi trenta giorni e le centoquindici società, quindi è successo qualcosa di anomalo.» Matteo Achilli.
Gli inizi però sono noti. Anzi, più che noti: non c’è startupper che, intervistato, non si sia sentito rivolgere almeno una domanda sull’origine dell’idea imprenditoriale, specie se questa appare del tutto innovativa o, al contrario, semplice e quasi ovvia – ma chissà perché nessuno prima di allora l’ha trasformata in un business …. Questo è capitato anche a Matteo Achilli, romano, diciannove anni, quando ha iniziato ad avere a che fare con il lato “mediatico” della creazione di una nuova impresa. La risposta a questa domanda è in un aneddoto: sono i primi mesi del 2011, il periodo della scelta dell’università, ed una compagna di classe del liceo scientifico che Matteo frequenta gli mostra una classifica di quelle valutate migliori a livello mondiale. Potrà sembrare naturale o meno, ma al ragazzo viene da chiedersi perché una simile graduatoria non venga stilata anche per gli studenti che fuoriescono dalle università. Piuttosto rapidamente Matteo riconosce in questa idea il progetto cui applicare la sua passione, tramutatasi in competenza, per i linguaggi della programmazione informatica – in particolare HTML e CSS. Lo influenza, inoltre, aiutandolo a concepire come costruire la nuova graduatoria, l’interesse, nato durante l’ultimo anno del liceo, per le caratteristiche dell’algoritmo, noto come page rank, che, attribuendo un valore numerico ad ogni elemento di un collegamento ipertestuale (come, ad esempio, una pagina Web) misura la sua popolarità ed autorevolezza. Matteo si ritrova così impegnato su due fronti, quello della scelta dell’università e la costruzione di un piccolo portale con cui dare seguito alla sua intuizione, i quali finiscono coll’intersecarsi. Animato dall’intuizione – e dalla speranza – che l’idea che ha in mente è davvero preziosa, Matteo comprende che trasformarla in un business potrebbe in futuro richiedergli molte energie. Decide pertanto di orientare la scelta dell’ateneo verso quello che sembra offrirgli maggiori garanzie di un’organizzazione affidabile. Il ragazzo scarta l’ipotesi di iscriversi ad una facoltà informatica, perché non intravede in questa disciplina la sua futura professione. Sente parlare in termini positivi dell’Università L. Bocconi di Milano e nel mese di Marzo precedente l’esame di maturità, grazie ad una media dei voti elevata, ha l’occasione di sostenerne il test di ammissione. Le sensazioni che ricava durante la settimana trascorsa a Milano insieme ad altri studenti alla scoperta dell’ateneo milanese convincono Matteo che la sua buona organizzazione, nonché la forte esposizione internazionale – in termini di studenti di provenienza straniera, opportunità di studio all’estero etc. – gli potranno tornare utili in futuro …continua a leggere
Fonte: Elaborazioni CERSI (Centro di Ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale – Università Cattolica del Sacro Cuore) – READY, START (UP), GO! IL CASO EGOMNIA SRL
Ufficio Stampa di Egomnia | Egonews