Che in Italia, culla dell’ipocrisia e del perbenismo, servisse un presunto “successo letterario” per giustificare la lettura di una trilogia in cui la soap opera si sposa “finemente” con il sadomaso, non ne avevo dubbi. Ma che la Francia del marchese De Sade e della liberazione sessuale si lasciasse conquistare cosi’ facilmente dalle pagine – che per giunta, a detta di tutti, sono pure scritte male – della casalinga inglese tutta mattarello e vibratori E.L. James, mi sconvolge non poco. Insomma, il “mommy porn” in Francia proprio no!
Eppure, non solo la casa editrice francese che pubblica la trilogia (JC Lattés) si dichiara essa stessa sorpresa dai risultati positivi delle vendite (100mila copie solo la prima settimana), ma la notizia è che il fenomeno sembra passare con una certa facilità dalla finzione narrativa alla pratica. Stando a cio’ che racconta all’edizione francese dell’Hufftington Post Fleur Berteau, direttrice artistica del “Passage du désir” – una catena francese specializzata in sex toys – “è a dir poco sorprendente constatare come dopo l’uscita del romanzo le manette siano in esaurimento scorte in vari punti vendita”. Lo stesso discorso sembra ripetersi per le finora sconosciute “palline della Geisha”, le cui vendite in Inghilterra, Germania e Stati Uniti erano già salite tra il 200% e il 400%.
E intanto si moltiplicano le pubblicazioni-satellite per cavalcare la moda della dominazione sessuale. Se in Inghilterra c’è pura euforia per la pubblicazione di “50 shades of chicken” (un libro di ricette in cui la donna fa la parte del pollo), in Francia, oltre alla ripubblicazione di Histoire d’O, ci si dà da fare per decodificare il successo della trilogia anglosassone: Larousse ha già pubblicato lo scorso 6 novembre una guida al sadomasochismo (“50 nuances du plaisir”) e presto approderà nelle librerie il “Décodeur (non officiel) de 50 nuances de Grey”, dizionario ragionato dalla A di “accessori” alla Z di “zone erogene”.
Se il sistema editoriale è davvero in crisi come si legge, mi sa che dobbiamo prepararci davvero al peggio!