Nel pezzo precedente raccontavo della volta in cui Carlo De Benedetti, alla Scuola di Politica di Libertà e Giustizia al Collegio Ghislieri di Pavia, riferiva le sue conversazioni con Bersani a proposito della stoffa di leader di quest’ultimo.
In una maniera o nell’altra sono riuscito a ricostruire le parole esatte di De Benedetti. Eccole:
“[…] Io l’ho detto enne volte al mio amico Bersani, che io ritengo una persona serissima, molto perbene, valida, ma non è un leader, non esiste, cioè…è così, gliel’ho detto a lui, l’ho scritto, quindi non mi sono fatto particolarmente degli amici, ma con lui ce lo possiamo dire perché siamo sufficientemente amici per dircelo, però è così, è così. […]”.
Ieri lo stesso De Benedetti, alla trasmissione “Che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio, ha dichiarato pubblicamente che alle primarie del centro-sinistra voterà per Bersani.
Domanda: l’ingegnere ha per caso cambiato idea oppure si tratta di un’elegante –e certamente piena di stima- replica del “turiamoci il naso” di montanelliana memoria?
@ricpuglisi