Ha ragione Marco Sarti, quando -dalle colonne virtuali de Linkiesta– sottolinea l’ironia insita nel fatto che il Movimento 5 Stelle, capitanato da un uomo politico come Beppe Grillo che si diverte un mondo a storpiare sistematicamente i nomi dei suoi futuri colleghi, nei giorni scorsi abbia mandato alle redazioni di mezza Italia un “nuovo glossario” per definire in maniera appropriata il movimento stesso, il suo leader e i suoi appartenenti.
Nella fattispecie, il Movimento 5 Stelle non gradisce la definizione di “Grillini” data ai suoi sostenitori, e suggerisce di utilizzare piuttosto l’espressione “Attivisti Cinque Stelle”, che –diciamocelo- dal punto di vista giornalistico è come minimo terrificante.
Ecco che subito –in quel bar di Guerre Stellari che è Twitter – partono le discussioni sul nuovo nome da dare ai Grillini. Vi raccolgo qui alcuni dei suggerimenti, che si susseguono baldanzosi in un crescendo tra il verghiano e il rossiniano:
Parte @simonespetia con “Pentattivisti” o “Stellattivi”.
@enver rilancia con un filoamericano “Stelly”.
Teneramente replica @mastrobradipo con “Stellini”.
Io (@ricpuglisi) proseguo sulla linea filo-USA e punto sui “FiveStars”.
@ilsensocritico suggerisce “Movimentini”.
@matteograndi opta per la variatio “Movimentati”.
Segue una breve tornata di commenti sul perché “Grillini” sia un termine offensivo.
Ripiglia @giovannicocconi con un perentorio “Grilloni”
@mastrobradipo rilancia con un germano-barocco “PentaStelliMovimentini” o un munchiano “Urlini”.
Infine @simonespetia (conflitto di interessi: mio padrone di casa a @VotaAntonior24) usa il termine “Cinquista” per riferirsi a Raffaella Pirrini ospite di Alessandro Milan.
Conclusione: sarà difficile anche per gli esperti Grillo e Casaleggio annichilire l’uso del termine “Grillini”. Se devo dire la mia, a me piacciono i nomi Movimentini, Cinquisti e Five Stars. Vediamo come andrà a finire.