Si dice e si racconta molto sui presunti danni che le onde elettromagnetiche dei telefonini causerebbero all’uomo. Sembra per molti versi di rivivere quella che per anni è stata la diatriba sulle sigarette dannose o no per gli esseri umani.
Ho deciso così di intervistare una persona che sta dedicando una buona fetta della sua vita a studiare questa problematica, così da potergli fare alcune domande e cercare di avere delle risposte più o meno precise sul tema.
Si tratta di Emanuele Bonanni, progettista elettronico con ventennale esperienza nel campo industriale, avionico e medicale. Fondatore del blog Elettronica Open Source dove sono pubblicati molti articoli sugli effetti delle radiazioni dei cellulari. Pongo a lui alcune domande cercando di fare chiarezza sui reali effetti che l’uso del telefonino può provocare sull’uomo.
– Emanuele, tenere un telefonino vicino alla testa fa davvero male, o è tutta solo un’invenzione?
Gli effetti termici sul corpo umano sono ormai noti e temuti. Sugli effetti NON termici invece ancora non è stata fatta chiarezza. Il punto in questione quindi non è se, ma quando subiremo dei danni. Premesso che un forno a microonde può essere paragonato ad un telefonino cellulare con una potenza mille volte inferiore possiamo affermare che non metteremo mai la testa dentro ad un forno a microonde, però passiamo ore ed ore al telefono, tutti i giorni, per anni.
Certo, questa è una semplificazione, ma credo renda bene l’idea, considerando anche che il telefonino viene spesso tenuto schiacciato all’orecchio e quindi le radiazioni hanno un accesso diretto, tramite il condotto uditivo, verso il nostro cervello.
Non credo serva uno scienziato per dire che questo non è bene. Dalla comunità scientifica e dall’OMS chiediamo risposte chiare che purtroppo finora non sono mai arrivate, anche se nel maggio 2011 quest’ultima ha elevato il grado di pericolosità dei cellulari a probabilmente cancerogeni.Noi nel nostro piccolo abbiamo verificato il surriscaldamento dei tessuti umani utilizzando una termocamera, dimostrando quindi un aumento anche maggiore al grado dovuto all’irradiazione.
Ripeto però che non sta a noi dare risposte certe in materia, ma piuttosto agli organi competenti, ed è questo che sollecitiamo. Nel frattempo continuiamo ad utilizzare il vivavoce.
– Quale tipo di danni provocano davvero al nostro corpo le onde dei mobile?
Su nostro blog abbiamo pubblicato la tesi di Piero Boccadoro, Ing. Elettronico che ha studiato gli effetti delle radiazioni sul corpo umano.
In estrema sintesi direi che i problemi più grossi sul medio periodo possono interessare i genitali maschili, per chi è solito mettere il telefonino nella tasca dei pantaloni e sul lungo periodo per il nostro cervello, per chi usa per molte ore al giorno il telefonino vicino l’orecchio.
– Dopo quanto tempo diventano visibili questi danni, e quali sono i limiti entro cui possiamo stare per evitare di correre rischi?
Questo dipende molto dall’uso che si fa del mezzo e dal tipo di telefonino e dalla distanza. Certamente viste le attuali basse potenze in gioco si parla di anni, se non addirittura decenni e quindi il problema NON dovrebber sussistere se sporadicamente facciamo una telefonata di mezzora, ma piuttosto se nostra figlia adolescente si addormenta al telefono per poi tenerlo tutta la notte accanto a lei sul cuscino.
Vedete, mezzo secolo fa lo stato forniva sigarette gratuite per i militari e non solo, e fumare era considerato un atto da veri uomini. Oggi sui pacchetti di sigarette c’è la scritta obbligatoria il fumo provoca il cancro.
Nessun allarmismo certo, nessuna prova scientifica da parte nostra, non è nostro compito, ma solo il ragionevole, ragionevolissimo dubbio che tra qualche anno la stessa scritta possa apparire anche sui cellulari.
E voi, cosa ne pensate? Vorreste questo tipo di scritta sui vostri cellulari? A me non dispiacerebbe: aiuterebbe tutti a fare chiarezza, in particolare verso i minori che sono le persone spesso più a rischio in questi casi e che vanno sempre difesi!