Leggere è rockIl vergognoso programma di Fabio Volo su Rai Tre

Mi capita casualmente di vedere il programma di Fabio Volo in onda in seconda serata su Rai Tre. Credo non ci sia nemmeno bisogno di spendere qualche parola sul valore letterario dei suoi libri, sc...

Mi capita casualmente di vedere il programma di Fabio Volo in onda in seconda serata su Rai Tre. Credo non ci sia nemmeno bisogno di spendere qualche parola sul valore letterario dei suoi libri, scritti in un italiano stentato, colmo di luoghi comuni e in una lingua piatta e ricca di banalita’, oltre che priva di argomenti. Si tratta di letteratura d’intrattenimento di infimo livello.
Veniamo al programma, oltre a una scenografia degna della peggiore televisione trash, priva di ogni buon gusto con scritte fosforescenti,  colori pacchiani e mal assortiti, gli argomenti trattati raggiungono l’incedibile.
Nella puntata a cui ho assistito, dopo una serie di battute di Favio Volo caratterizzate da un umorismo di basso livello, si e’ parlato di droghe leggere, canne e spinelli affrontando l’argomento dapprima con un siparietto di Volo introdotto da una delle ragazze presenti in studio e poi e’ intervenuto il professor Veronesi.
E’ un peccato che un personaggio dall’indiscusso valore e di alto livello come Umberto Veronesi non venga sufficientemente valorizzato all’intero della trasmissione e risponda alle domande di Fabio Volo prive di ogni approfondimento. Mentre Veronesi parla, Volo giocherella e arrotola una cartina per sigarette artigianali o spinelli.
La trasmissione e’ l’immagine della televisione di stato incapace di proporre programmi culturalmente validi.
Dedicare un puntata alla marijuana con battute della serie “Sono stato in vacanza tre volte ad Amsterdam ma non me lo ricordo” rischia di legittimare e svilire un problema estremamente serio.
Si raggiunge l’incredibile quando viene intervistato un italiano vincitore di una gara di produzione di marijuana in Olanda presentato con la didascalia “parla un produttore di marijuana” e gli viene lasciato uno spazio praticamente uguale a quello di Veronesi.
Termino l’articolo con le parole di Fabio Volo con cui chiude la trasmissione:
“Ciao ragazzi, la vita e’ meravigliosa”.
Et voila’.

@francescogiub

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