E’ il più bello di tutti, in Italia. Avveniristico, compatto e soprattutto di proprietà. Lo Juventus Stadium è il fiore all’occhiello del nuovo corso bianconero che sorride in classifica ma anche nei conti, nonostante la chiusura negativa del bilancio di giugno. Pochi giorni fa il cda della Juve, con alcune new entries come l’avvocato Giulia Bongiorno e l’ex presidente Rai Paolo Garimberti, ha approvato la trimestrale dell’esercizio 2012/2013 registrando un netto miglioramento dei risultati economici. La perdita si dimezza rispetto al primo trimestre di un anno fa, i ricavi crescono del 62,1% e lo stadio fa la sua parte.
La vendita dei biglietti rende bene, altrettanto il sold out degli abbonamenti (27.400 tessere) a cui vanno aggiunte le attività nei giorni non di gara come museo, tour e altri eventi, che fruttano circa 3 milioni di euro. Eppure a 14 mesi dal suo battesimo, lo Juventus Stadium non ha ancora trovato uno sponsor che possa infarcirlo di quattrini, un po’ come successo ai colleghi Emirates Stadium e Allianz Arena. La dirigenza bianconera aveva affidato il compito alla Sportfive Italia, che gestisce pure gli sky box dell’impianto.
Ad oggi non sembrano esserci sviluppi, salvo alcune voci su un interesse della TNT, colosso dei trasporti e della logistica. I vertici bianconeri hanno tutto l’interesse a valorizzare l’affare del naming dello Juventus Stadium, dunque è comprensibile l’attesa di tempi e offerte migliori, magari da parte di sponsor facoltosi.
Nel frattempo il management può esultare per le buone nuove in arrivo da Palazzo Civico. Il consiglio comunale ha approvato la delibera sul progetto per costruire la città della Juve nell’area della Continassa, 180mila quadrati, 33 mila dei quali saranno trasformati dal club, pronto a investire 10,5 milioni di euro. Il progetto, che non è esente da polemiche in sede politica, prevede la costruzione della sede sociale e del centro di allenamento, intorno ai quali potranno sorgere un albergo, un cinema multisala, un centro benessere, zona residenziale e centro commerciale. Qualcuno, come il consigliere del M5S Vittorio Bertola, parla di “speculazione edilizia e commericale” a prezzi vantaggiosissimi per gli Agnelli. Classica vicenda all’italiana o progetto d’eccellenza?