L’articolo 3 comma 3 del Codice di comportamento dei candidati alle primarie dei progressisti recita: “Le iniziative e il confronto fra candidati devono essere volte a favorire la più ampia partecipazione dei/le cittadini/e alle primarie e la conoscenza della “Carta di intenti per l’Italia bene Comune”.
L’articolo 4 comma 4 dello stesso Codice recita: “Ai fini della sobrietà della campagna elettorale e della riduzione dei costi della politica, è fatto divieto ai /le candidati/e e ai/le loro sostenitori/ci di ricorrere a qualsiasi forma di pubblicità a pagamento, come, ad esempio, spot su radio, televisioni, giornali e internet,medi e grandi formati di affissione”
L’invito a iscriversi al secondo turno, senza indicazioni di voto, pubblicato oggi sul Corriere della Sera è da considerarsi propaganda elettorale o piuttosto un’iniziativa per favorire la più ampia partecipazione dei cittadini alle primarie?
La polemica sta per infiammarsi. Di certo Matteo Renzi, ha saputo approfittare in modo scaltro della concessione offertagli dall’apparato del PD di consentire agli elettori di pre-registrarsi anche con una semplice email, senza doversi recare fisicamente presso la Commissione Provinciale.
Offrire ai potenziali elettori, al secondo turno, un semplice format da compilare sul sito www.domenicavoto.it è stata una mossa geniale, anche a rischio di essere tacciato di interpretare il codice di comportamento.
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