Le amministrazioni provinciali sono insorte e hanno dichiarato, pe bocca del Presidente dell’Unione Provincia italiane (Upi) che in barba a chi vorrebbe finalmente liquidarle, chiuderanno i rubinetti degli impianti di riscaldamento delle scuole.
Non si capisce a chi dovrebbe giovare questa misura ritorsiva.
C’è sempre un principio punitivo in chi si sente improvvisamente minacciato nel proprio benessere da qualcuno che propone di rendere finalmente esecutivo un provvedimento che tutti dichiarano da venti anni di voler fare ma poi concretamente nessuno intraprende
In quella punizione minacciata, tuttavia c’è anche qualcosa di più: c’è anche del compiacimento, come se ogni misura o accorgimento volto a rendere più razionale la realtà abbia in sé un passaggio diabolico che va fermato e che, se non fermato, quello è la causa di tutte le disavventure successive. Come a dire che l’ordine ha un suo perché e provare a modificarlo è un atto di lesa maestà, e la punizione in una qualche forma arriverà, perché “Dio è con noi”.