Come sottolineato da un ficcante articolo scritto da Jonathan Stray per il Nieman Journalism Lab di Harvard (e meravigliosamente segnalato da Claudio Giua su Twitter), una delle più importanti novità di queste elezioni presidenziali è il lavoro di previsione fatto da Nate Silver sul blog FiveThirtyEight, che è ospitato sul sito del New York Times.
Nel caso delle elezioni presidenziali del 2008 Silver, che proviene dal campo delle previsioni sportive, ha azzeccato il vincitore in 49 stati su 50. Come ben sanno quelli che fanno investimenti, l’accuratezza delle previsioni nel passato non è garanzia di previsioni altrettanto accurate nel futuro, ma non è insensato badare con attenzione a chi ha avuto performance così buone nel passato recente.
L’approccio di Silver si basa sull’aggregazione del numero maggiore possibile di sondaggi, al fine di migliorare la precisione della stima. La stima rimane naturalmente incerta, e –da buon statistico- Silver è pronto a dire che i dati aggregati relativi ad un certo stato sono troppo rumorosi per fornire una risposta significativa. Detto in altri termini, una previsione di un 52% di voti per Obama nello stato X va preso con le più prudenti pinze se il margine d’errore è pari al 5%.
Il modello statistico di Silver spara fuori conclusioni molto interessanti, che questa notte e questa mattina potranno essere confrontate con il risultato elettorale vero.
Innanzi tutto, nelle ultime settimane la probabilità di una vittoria del presidente uscente Obama è in crescita costante, ed è attualmente stimata al 90,9 per cento, con un incremento di 11 punto rispetto alla fine di ottobre. Il numero di grandi elettori previsto per Obama (ogni stato assegna un numero di grandi elettori che cresce con la popolazione dello stato stesso) è di 313, quando il numero minimo per essere eletto è di 270.
Che dire dei singoli stati che sono più incerti? Silver non assegna la Florida, mentre attribuisce Colorado, Iowa e Virginia a Obama. Dall’altro lato Romney è prospettato come vincitore in North Carolina. Tutti poi si focalizzano sull’Ohio (anche se una vittoria già in Virginia renderebbe molto più agevole il cammino di Obama, si veda questo pezzo qui) Ebbene, Silver dà l’Ohio come stato sicuro per Obama. Una spiegazione plausibile per questo risultato è un certo sentimento di gratitudine nello stato per gli aiuti al settore automobilistico decisi dall’Amministrazione nel 2009.
@ricpuglisi