Ennesima novità nel tormentato regolamento delle primarie di centrosinistra. Gli elettori che domenica vorranno recarsi al ballottaggio – non avendo votato al primo turno – potranno chiedere la registrazione al proprio coordinamento provinciale specificando i motivi del ritardo. Anche inviando un fax o una mail. Scegliere il candidato premier del centrosinistra sta diventando materia da ragionieri. I commenti a caldo all’introduzione della nuova norma rasentano la schizofrenia. Matteo Renzi festeggia: «Sono certo che ci saranno almeno altri 200mila elettori». Per il presidente dei garanti Luigi Berlinguer, invece, «la platea degli elettori delle primarie non verrà modificata».
Evidentemente il compromesso trovato dal coordinamento nazionale delle primarie non è stato compreso a fondo. Non da tutti almeno. Riassumendo. Chi non si è ancora iscritto all’albo degli elettori di centrosinistra, ma vuole votare al ballottaggio di domenica prossima, può farlo. È necessario rivolgersi al coordinamento provinciale – un’unica sede in ogni capoluogo di provincia – e spiegare «le ragioni indipendenti dalla propria volontà» che fino a domenica scorsa hanno impedito la registrazione.
Ci sono solo due giorni di tempo per avanzare la richiesta. Domani e venerdì. Ecco la novità: le richieste potranno essere inoltrate anche via fax o mail. I coordinamenti provinciali studieranno le giustificazioni presentate e risponderanno, a tutti, entro sabato 1 dicembre. Se la risposta sarà positiva, agli aspiranti elettori verrà anche indicato il seggio dove votare.
I renziani nascondono a stento l’entusiasmo. Nelle prossime ore partirà una campagna di comunicazione per portare più gente possibile ai seggi. Eppure, assicurano i coordinatori, «le regole non sono cambiate. È solo un’agevolazione pensata per chi non vive nei comuni capoluogo». Buona parte degli elettori, probabilmente, si è già stufata di dover interpretare un regolamento da settimana enigmistica.