SicilianamenteQuell’inghippo dei concorsi truccati ai piedi dell’Etna

Era una mattina di sole e il cielo appariva azzurro, ma non per tutti. Almeno per tutti coloro i quali, quella mattina provarono il concorso per istruttore tecnico, bandito prima delle elezioni com...

Era una mattina di sole e il cielo appariva azzurro, ma non per tutti. Almeno per tutti coloro i quali, quella mattina provarono il concorso per istruttore tecnico, bandito prima delle elezioni comunali del 2005, viziate, come ha di recente mostrato la magistratura, da numerose irregolarità.

Antonio Condorelli, valido giornalista di inchieste catanese, visionò all’epoca ben 200 buste contenenti le prove scritte dell’esame e verificò in esse la presenza di irregolarità con i voti delle prove visibilmente truccati.

Coloro che non superarono le prove fecero ricorso al Tar, il quale, manifestatosi incompetente sulla questione, delegò tutto alla magistratura catanese che ha emesso in questi giorni le sentenze definitive.

Condannati Salvatore Troia (componente commissioni esaminatrice), Sebastiano Cavallaro (membro della commissione esaminatrice), Francesco Gubernale (membro della commissione esaminatrice) a due anni di reclusione con pena sospesa.

Assolti invece Carmelo Reale, ex direttore del personale del Comune di Catania e Salvatore Nicosia, dipendente del Comune di Catania e vincitore del concorso.

Sulla vicenda ha indagato la dr.ssa Marisa Scavo, che ha rappresentato l’accusa nel processo.

Si aggiunge, nel triste mosaico della prima e seconda legislatura Scapagnini a Catania, un altro tassello che testimonia come lavorare nella nostra città o raggiungere un traguardo lavorativo personale passa sempre da “scorciatoie” o strade non perfettamente lineari.

Nel frattempo si va avanti in vista delle prossime elezioni comunali, i cui protagonisti sembrano ancora incerti. Anche li ne vedremo delle belle.

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