Da ieri sono accartocciata su me stessa in preda alle atroci sofferenze che solo l’influenza stagionale sa infliggere: febbre, nausea, dolori ovunque ecc ecc…
La mamma equilibrista che ogni giorno cammina come una funambola professionista sul filo di lana della sua esistenza è l’elemento chiave della sua famiglia: senza di lei, senza di me, è impossibile che i bambini vadano a scuola vestiti come si deve, che mangino come si deve, che facciano i compiti come si deve, insomma che tutto si svolga secondo le regole.
In genere la mamma influenzata si trascina come una larva in giro per la città ugualmente. Dato per assodato che non può esimersi dai suoi doveri di accudimento parentale di fondamentale importanza nega a se stessa anche quel minimo di meritato riposo che le spetterebbe.
Continua a sorridere ai suoi bambini anche con la testa che le scoppia, li prende in braccio amorevolmente anche con la febbre alta, nega l’evidenza dei sintomi fino a quando…fino a quando crolla.
Eh sì, perché per quanto una mamma sia “super” arrivano pur sempre dei momenti in cui il corpo fa sentire le sue ragioni, le energie apparentemente inesauribili vengono meno e l’influenza vince la mamma.
Così la povera genitrice al lumicino striscia verso il letto e, incredibile a pensarsi e a dirsi, si addormenta, ebbene sì, incurante di quello che la circonda (non mi capitava da anni).
Mentre chiude gli occhi un brivido di terrore le corre lungo la schiena e un pensiero fulmineo squarcia per un attimo il buio del suo stordimento: Oh mio Dio, cosa succederà…?
E’ proprio allora che succede il miracolo e il piano B di cui non sospettavi nemmeno l’esistenza si mette in moto.
Ogni tanto apri un occhio e vedi la tua piccola, vestita proprio come si deve, che cerca di darti lo sciroppo del Cicciobello, mentre dalla cucina arriva perfino un buon profumino di minestrina.
Ma come: la casa non sta implodendo su stessa? I bambini vestiti da indiani non ti stanno cuocendo in un pentolone?
Tutta una serie di persone che normalmente stanno serenamente alla larga dalla tua vita nel momento del bisogno (per fortuna) sono comparse.
Ah ma allora ci siete? Facevate solo finta di non vedere e di non saper fare? Chi le ha convocate? Chi gli ha detto cosa fare?
Ho capito una cosa semplice ma di cui farò tesoro: mio marito è una mamma perfino più brava di me.
Mi ammalerò più spesso, lo giuro.