Miccoli, ad di CheBanca!, lancia una provocazione: se il giovane imprenditore non è neanche riuscito a trovare i soldi, allora meglio che non si faccia neanche vedere dagli investitori. E voi siete d’accordo? Cosa avete provato sulla vostra pelle?
Lunedì scorso ho avuto modo di parlare con l’amministratore delegato di CheBanca! Christian Miccoli, Riccardo Luna – tra le altre cose oggi direttore di CheFuturo! – e Silvia Vianello, professoressa di Marketing allo SDA Bocconi di startup e finanziamenti, di cultura del fallimento e di soldi (in foto). Dati i protagonisti, non si è potuto fare a meno di parlare di startup e innovazione, visto che CheFuturo! è un progetto promosso da CheBanca! dove scrivono alcuni dei più rinomati protagonisti dell’ecosistema ‘startupparo’ italiano.
Mi si sono subito drizzate le orecchie quando Vianello ha affermato che ‘alle startup non servono tanto i soldi quanto la visibilità e le idee per farsi conoscere. Diceva, supportata da Miccoli, che i soldi sono un problema relativo, che è più importante sapere che le startup esistono, che non far avere loro dei finanziamenti.
Miccoli, ad di CheBanca!, enfatizzava ancor di più lanciando una provocazione: se il giovane imprenditore non è neanche riuscito a trovare i soldi, allora meglio che non si faccia neanche vedere dagli investitori. Ma come?
Questo post, che al momento sta facendo un po’ il giro della rete, continua qui.
Quello che vorrei sapere sono le vostre storie, cosa avete provato sulla vostra pelle se mai vi siete affacciati a queste situazioni. Vi aspetto sul mio blog.