Usi e consumiBasta con la beffa dei saldi!

Teoricamente i saldi invernali dovrebbero iniziare subito dopo le feste, il 5 gennaio. Tuttavia basta guardarsi intorno per rendersi conto che sono iniziati già da un po’. Molti negozi (sia quelli...

Teoricamente i saldi invernali dovrebbero iniziare subito dopo le feste, il 5 gennaio. Tuttavia basta guardarsi intorno per rendersi conto che sono iniziati già da un po’. Molti negozi (sia quelli indipendenti, sia quelli che fanno capo a catene più o meno grandi) espongono in vetrina grandi cartelli che pubblicizzano sconti di vario tipo. C’è chi taglia il prezzo del 20-30% su tutta la gamma e chi propone offerte speciali su alcune referenze. Non si sottraggono neppure i grandi magazzini. Proprio in questi giorni Coin sta realizzando, in molti negozi, una promozione sui prodotti dell’area casa.

In alcune regioni, come la Lombardia, il fenomeno è favorito dall’abolizione del divieto di fare sconti nel mese precedente alla partenza ufficiale dei saldi. Ciò significa che, di fatto, in Lombardia le svendite sono ufficialmente partite il 7 dicembre.

Ma anche dove tale deroga non è stata introdotta pullulano vendite straordinarie di vario tipo, pubblicizzate esplicitamente in vetrina oppure comunicate direttamente ai clienti via sms o email. Se a questo si aggiungono le promozioni realizzate dagli outlet e dai così detti temporary shop (ovvero gli spazi commerciali che restano aperti solo per il periodo necessario a svendere un certo quantitativo di merce), il quadro è chiaro: ci troviamo in una situazione di “saldo ininterrotto”, in cui le occasioni di acquistare i più svariati prodotti a prezzi scontati sono pressochè continue.

In questo contesto è inevitabile che i saldi di fine stagione abbiano perso il loro significato originario per trasformarsi in un rituale stanco e ormai svuotato. Arrivati alla fatidica data del 5 gennaio, la gran parte dei consumatori avrà, cioè, già acquistato ciò che doveva o voleva e non si farà più di tanto sollecitare dall’ennesimo ribasso dei prezzi. Non ci sarà, perciò, da stupirsi quando, agli inizi di febbraio, le associazioni dei commercianti annunceranno che, ancora una volta, i saldi non hanno dato i risultati sperati…

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