Tutti a inseguire l’ultima fiamma di Berlusconi (fortunatamente maggiorenne), capire se si vota il 17 o il 24 febbraio, ma a Catania, nessuno parla di elezioni comunali.
Stancanelli, sindaco catanese, promuove gli ultimi “saldi” di legislatura: le ultime consulenze pagate a suon di quattrini anche se la città è affamata.
Per il resto, nonostante si voti per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale tra cinque mesi, tutto tace.
Timido passo in avanti del centrosinistra. Berretta su tutti, mentre si attendono ancora indicazioni da Bianco. Candidato, non candidato, col PD o con liste civiche?
Che il Natale porti consiglio a tutti. Nel centrodestra, dato ancora non pervenuto.
Silenzio di tomba in una città martoriata da dodici anni. Prima Scapagnini, e poi il degno erede, l’avvocato di Regalbuto, che di certo ha completato l’opera per ciò che riguarda la tenuta di una città che ormai è completamente allo sbando.
E in attesa di qualche segnale, vorremmo che il prossimo governo si occupasse anche della nostra città, simbolo di un Italia sfavillante in anni non sospetti.
Ma è Natale, e sto sognando, un po come pensare di essere nell’officina di Babbo Natale con gli elfi.
Stay Human