Segrete StanzeLa parabola del governo tecnico, per spiegare le vere ragioni per cui arrivò

Cercheremo di rispondere al giusto quesito dei lettori de Linkiesta che mi chiedevano conto della mia affermazione: “il governo tecnico non è stato instaurato poichè il paese era in dissesto in mod...

Cercheremo di rispondere al giusto quesito dei lettori de Linkiesta che mi chiedevano conto della mia affermazione: “il governo tecnico non è stato instaurato poichè il paese era in dissesto in modo disperato, ma per altre ragioni “. Già nel pezzo precedente si fornivano le spiegazioni tecniche che qui omettremo ( perchè il paese non era alla deriva come la Grecia e perchè il paese era molto più sano di quanto non si volesse farlo apparire ,ecc.). Poichè dare una risposta esaustiva alle “altre ragioni” ,significherebbe fare riferimenti precisi, spero ci perdonerete ( e magari apprezzerete) una risposta data con una specie di parabola . La parabola del governo tecnico.

Un Signore molto potente ,dopo un viaggio in un paese alleato molto lontano, decise di cambiare il gran ciambellano del suo regno, perchè non gradito al paese alleato . Non era gradito principalmente grazie alle sue relazioni personali con il gran visir di un paese non alleato e temuto dal paese lontano . Detto gran ciambellano però aveva anche perso gradimento e fiducia all’interno del regno per tante altre ragioni, ma non per una specifica cattiva gestione economica del regno ( tutti i regni in realtà erano in crisi economica), grazie al suo economo accorto e capace ,ma a lui insopportabile e ostile .Poichè nella amministrazione del regno l’economo aveva gestito con giudizio ed era apprezzato anche dal paese alleato, venne segretamente designato a sostituire lui il gran ciambellano. Appena vennero a conoscenza di ciò, gli alleati del gran ciambellano organizzarono una congiura contro l’economo al fine di denigrarlo, e ci riuscirono. Il Signore allora chiese al gran sacerdote custode del sigillo di accettare lui la carica , ma questo temporeggiò in attesa di cariche molto più importanti su più regni. Alla fine propose lui un candidato al ruolo di gran ciambellano , un uomo giusto , onesto ed apprezzato in più regni. E gli venne chiesto di formare un governo fatto da ministri esperti delle arti e mestieri , i cosiddetti tecnici.Il Signore chiese al precedente gran ciambellano di farsi da parte , e lui lo fece , chiedendo in cambio la nomina di due ministri di sua fiducia. Il nuovo gran ciambellano ed il suo governo cercarono di attuare un piano economico per il regno che lo uniformasse a quello di altri regni cui integrarsi e si impegnò , anche se con grandi difficoltà, in questa impresa ,rendendosi conto presto che attuare è molto più difficile che progettare . Cercarono di progettare una accademica politica di rigore in un regno abituato da tanti anni ( e da tanti gran ciambellani precedenti ) a politiche di allegra ed incosciente amministrazione . Passato un anno però , insufficiente a stabilire risultati che potevano esser solo a lungo termine, avendo mancato ogni azione di soluzione vera e avendo cresciuto solo i balzelli , il popolo del regno cominciò a rumoreggiare. Forse preferiva l’allegra amministrazione , senza capire però che non ci sarebbe mai più stata.E mentre il ciambellano tecnico in carica lasciava capire che solo lui , e a lungo termine però, poteva salvare il regno , il vecchio gran ciambellano pensò fosse tornato il suo momento per riprendere le redini del regno. Così , per evitarlo, si compì una strategia complessa .Il Signore ed il guardiano del sigillo lasciano pensare di “mollare” il ciambellano che si dimette per le considerazioni di sfiducia del vecchio ciambellano . in realtà ingiustificanti una crisi di governo tecnico, ma più che mai opportune visto che la realizzazione dei progetti non dava risultati ( a breve). Così il gran ciambellano tecnico coglie l’occasione, dimostrando di esser persino molto più abile come politico, che come economo. Guadagnando poiì consensi per divenire un ciambellano politico a lungo termine, come i tempi necessari a fronteggiare la crisi. 
 

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