Fisco e sviluppoL’Agenda Monti (con meno tasse) è l’unica opzione liberal

Mi preoccupa un non detto di fondo nel dibattito post primarie del centro sinistra. Si parla molto di politica ma poco di crisi e delle policy da portare avanti nei prossimi anni. Siamo tra quelli ...

Mi preoccupa un non detto di fondo nel dibattito post primarie del centro sinistra. Si parla molto di politica ma poco di crisi e delle policy da portare avanti nei prossimi anni.Siamo tra quelli che credono che sia la prima che la seconda Repubblica siano cadute quando il sistema dei produttori non ha più retto il peso dei free rider. Quando si è rotto questo equilibrio è scattata la fuga dal debito ed è crollato il sistema politico.

La crisi deve essere, come nella sua etimologia, un momento positivo per separare, discernere, giudicare, valutare. Non dobbiamo ripetere gli stessi errori di prima e quindi bisogna cambiare passo e tornare a crescere con meno tasse, migliore spesa pubblica, meno burocrazia e meno evasione fiscale e per farlo bisogna rimettere al centro il merito e combattere i free rider.

Il Governo Monti, anche se a volte in modo non coerente ed incompleto (e con troppe tasse mal calibrate) è stato ad oggi l’unico vero tentativo di governo “liberal”. Rispetto del lavoro, del patto generazionale, della legalità, della competizione e lotta alla spesa parassitaria e al debito pubblico come via per tornare a crescere. In Italia l’Agenda Monti (con meno tasse) è l’unica vera e concreta opzione liberal, che per inciso è tutto diverso diverso da essere liberisti come spiega benissimo oggi Jacopo Barigazzi su Linkiesta.

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