Anche oggi un video-post. E questa volta con il botto: Strade d’Europa è una delle più belle e poetiche canzoni della destra radicale italiana, e questa versione della Compagnia dell’Anello, con annesso video esplicativo delle parole cantate, è una chicca. Le immagini sono inequivocabili: l’Europa non solo delle Patrie, addirittura quella della delle praterie dell’Est (conquistate solo in parte da quell’Impero romano a cui tanta parte dell’immaginario radicale si richiama), quella della mistica di Stonehenge, quella dei trovatori e del massacro di Montségur (a proposito, come non richiamare, sullo stesso argomento, questa?). A dimostrazione che l’immaginario dell’estremocentroalto (direbbero gli Zetazeroalfa) non è solo rune e croci celtiche. E’ anche Bobby Sands con il suo sciopero nel Blocco H di Long Kesh, e tutte le piccole patrie che ancora devono trovare un’identità politica. E quindi Catalogna, Armorica, Irlanda del Nord, ed infine l’area dell’eresia catara (o albigese). Una musica “da Compagnia dell’Anello”, appunto, e ambientazioni simil-fantasy che non sfigurano con i richiami alle praterie, ai boschi e ai grandi spazi evocati.
Ancora una digressione nel Kodeuropa profondo, presto tornerò sul tema delle piccole patrie. Con un post corposo, finalmente.