Il migliorabilePrimarie PD in Umbria; la sfida all’apparato dei “giovani turchi” Cardinali e Giulietti

In Umbria il traguardo delle Primarie di capodanno segnano un punto d’arrivo per il segretario regionale Lamberto Bottini, bersaniano doc da tre anni impegnato soprattutto a tenere insieme due anim...

In Umbria il traguardo delle Primarie di capodanno segnano un punto d’arrivo per il segretario regionale Lamberto Bottini, bersaniano doc da tre anni impegnato soprattutto a tenere insieme due anime del partito, quella ex democristiana e quella ex comunista, che in questa regione non hanno ma trovato una sintesi unitaria politica, se non nella condivisione delle funzioni di potere per un partito largamente egemone a livello amministrativo.

Nella stanze della federazione regionale di Corso Vannucci le notti sono state lunghe per la compilazione delle liste, dovendosi dimenare tra incompatibilità sancite a livello nazionale, ripartizione equa delle candidature tra le diverse anime (non ultima quella renziana, protagonista di un grande risultato in regione) ed alla esigenza di dare risposta alla domanda di rinnovamento che forte è stata espressa dalle Primarie nazionali; il voto di sabato 29 e domenica 30 dicembre alla fine un punto di equilibrio tra la continuità rappresentata dalla candidatura di Giampiero Bocci, deputato uscente e referente regionale dell’area ex democristiana, la rappresentanza dell’”apparato” con la candidatura di Bottini medesimo, attualmente consigliere regionale, e un segnale di ringiovanimento spinto con la presenza in lista di Anna Ascani, giovanissima esponente democratica classe 1987.

La novità forte veramente attrattiva e competitiva è la discesa in campo di due quarantenni di razza tra i migliori nomi delle nuove leve di amministratori locali democratici: la perugina Valeria Cardinali, attualmente Assessore all’urbanistica del Comune di Perugia e l’umbertidese sindaco in carica Giampiero Giulietti. Entrambi bersaniani pressoché coetanei, rappresentano nel cerchio magico locale dei “giovani turchi” attorno al segretario regionale, una generazione di amministratori legati fortemente legati al territorio che li ha espressi ricambiandone l’impegno con un consenso sempre crescente, nel caso della Cardinali in un contesto cittadino molto competitivo e in quello di Giulietti nella città dove il centrosinistra esprime percentuali da egemonia bulgara, finora però mai ricambiata da una rappresentanza nazionale parlamentare.

Non a caso Giulietti sottolinea come la sua sia da intendere come la “candidatura di una città e di un territorio”, così come Valeria Cardinali preme a far sapere che intende partire la sua ricerca del voto a partire dagli studenti, ponendo la questione dell’istruzione e del diritto allo studio come nucleo centrale del suo impegno programmatico, in una regione dove troppo spesso il consenso facile la sinistra lo ha cercato nelle sacche tradizionali del pubblico impiego che qui assume fattezze elefantiache.

I giorni di campagna elettorale sono pochissimi, quasi niente, ma c’è da scommettere che il duo Cardinali- Giulietti riserverà delle sorprese a chi considera il voto di sabato e domenica banalmente scontato.