Fine settimana caldo per i contribuenti che dovranno pagare l’Imu in scadenza domani, ma ancor di più per i terremotati del modenese (Mirandola, Finale Emilia e Concordia) che ieri hanno manifestato a Modena.
«Striscioni, cartelloni, fischietti e tutto ciò che serve per far sentire meglio la nostra voce», questo lo slogan del Comitato Sisma.12 che ha organizzato il sit-in davanti alla Prefettura. Le richieste dei cittadini al prefetto: snellimento delle pratiche da consegnare ai comuni, ricostruzione finanziata al 100%, rinvio delle tasse a giugno 2013.
La crisi di Governo, in realtà, ha scombinato le carte delle agevolazioni fiscali per l’Emilia terremotata. Il rinvio dei pagamenti con prestiti in banca e rateizzazioni dipende dall’approvazione della Legge di Stabilità, o meglio, dipende dall’approvazione degli emendamenti in Commissione e dal loro inserimento nella Legge.
Vasco Errani ha tranquillizzato il clima incandescente.
«Sull’importante questione del necessario rinvio delle rate dei mutui per i Comuni dell’area del terremoto, ho parlato questa mattina con il presidente della Cassa depositi e prestiti, Franco Bassanini, e con il sottosegretario alla presidenza del Coniglio dei ministri,Antonio Catricalà. Mi hanno detto che ritengono giusto affrontare e risolvere questo problema e che il governo presenterà a tal fine uno specifico emendamento nella legge in stabiltà ora in discussione».
L’allarme era stato lancato nei giorni scorsi dal Sindaco di Crevalcore che aveva segnalato che la Cassa depositi e prestiti stava inviando una lettera con cui chiedeva alle amministrazioni interessate di pagare in una sola soluzione, entro il 19 dicembre, le rate dei mutui che la stessa Cassa aveva deciso di sospendere per il 2012:
«Questa cosa farebbe saltare i bilanci di tutti i Comuni del cratere (…) se davvero la Cassa depositi e prestiti il prossimo 19 dicembre chiederà il saldo in una sola rata, non potremo pagare e saremo commissariati».
Ora l’Imu rischia di aggravare ulteriormente il futuro di alcuni comuni.
Quando parliamo di terremotati di serie A e di serie B rivolgendoci alle agevolazioni avute in passato per altri eventi sismici dobbiamo anche considerare che, allo stato attuale e nel contesto economico che stiamo vivendo, anche i terremotati dell’Emilia Romagna potrebbero rivendicare differenza di trattamento rispetto a chi è stato colpito dal terremoto del 6 aprile 2009.
E quando si parla di disparità di trattamento utilizzata dallo Stato nelle agevolazioni fiscali tra Aquila e Emilia, troppo spesso si sente dire ‘non si può applicare lo stesso trattamento perchè il territorio emiliano vale molto di più in termini di tasse’.
Beh, francamente, se io fossi un terremotato emiliano, la marcia la farei su L’Aquila. Consiglio da terremotata aquilana.