Si sa: in politica la comunicazione conta moltissimo. Eccovi allora i quattro motivi – scritti da un partigiano di Fare per Fermare il Declino, ma anche da uno che si occupa di queste cose per lavoro – per cui Oscar Giannino è vestito da perfetto candidato premier.
1) E’ se stesso. Qualsiasi spin doctor vi dirà che la camicia bianca ha un significato, che quella celeste ne ha un altro e che il colore della cravatta è fondamentale per incorporare il messaggio alla propria persona. Questo non vale per Oscar Giannino o per casi come il suo. Se uno veste sempre con il papillon, non può passare alla cravatta con leggerezza. Così Oscar Giannino, sempre abbastanza stravagante nel modo di vestire, sarebbe poco credibile in gessato e cravatta blu scuro.
2) E’ immediatamente riconoscibile. Il doppio petto di Berlusconi, la cravatta con fossetta di Montezemolo, le cravatte sulle tonalità celesti di Monti, la camicia grigia di Bersani, sono elementi personali di stile. Ci siamo talmente abituati a vederli in quel modo che se cambiassero stile lo noteremmo subito. Lo stesso vale per Giannino. Con una differenza: mentre i primi hanno spazio su qualsiasi media, il secondo riempie lo schermo con la sua strana barba e l’abbigliamento parecchio particolare.
3) E’ credibile. Giusto ieri parlavo con un signore romano che mi diceva: ma perché se veste così? Mi ricorda Renato Zero negli anni 80. Mi piaceva un sacco ascoltare le sue canzoni, ma mi sentivo in difficoltà a vederlo dal vivo. L’esempio di Renato Zero estremizza un po’ il concetto ma rende l’idea: sui contenuti niente da dire è la forma che potrebbe migliorare (almeno secondo alcuni). Il punto è che se vestisse diversamente da come veste ora non sarebbe più credibile. Sarebbe un’altra versione conformista del candidato politico standard anziché un candidato di rottura. Ciò non toglie che si possano fare alcuni miglioramenti. Ciò non toglie nulla al candidato politico “standard”.
4) E’ articolato. Quando parliamo in pubblico, in tv, in radio è fondamentale che tutti gli elementi della nostra comunicazione siano coerenti tra loro. Tanto per fare un esempio: dire di essere contrari all’uso delle pellicce con una pelliccia addosso non è credibile. Così non è credibile dire che si “prova dispiacere” esprimendo questo concetto con un tono di voce freddo e con un linguaggio del corpo non coerente. Così, per tornare a Giannino, è evidente che il suo abbigliamento strutturato e molto articolato (ma coerente stilisticamente) è in linea con un’articolazione del pensiero e di ciò che dice. Un’articolazione che si esprime anche nella modulazione del tono di voce (imparata in radio) e da un gesticolare sincronico rispetto a quanto afferma.
Questi, dunque, sono i quattro motivi per cui l’abbigliamento di Oscar Giannino è perfettamente coerente con il personaggio. Se vi va provate a indovinare perché ho scelto questa foto per questo pezzo.
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