Hanno sfilato sulla passerella della Parigi Fashion Week gli abiti “concettuali” stampati in 3D della stilista tedesca Iris van Herpen. Nemmeno trentenne e già alla sua undicesima collezione, l’artista non è nuova a sperimentazioni del genere. I suoi abiti tridimensionali sono difatti già stati annoverati dal Times tra le 50 migliori invenzioni del 2011
Le recenti ricerche e opere della Oxan, in particolare, hanno impressionato la Van Herpen illuminandola per un nuovo progetto. Esposte al Centro Pompidou, a Parigi, la scorsa primavera, le Essenze immaginarie, Mitologie del non ancora della professoressa d’Arte del Mit sono ispirate al Libro degli Esseri immaginari di Borges, e stampate in 3D in tecnologia stratasys, che consente il dosaggio di materiali differenti nella stessa creazione.
Imaginary Beings: Mythologies of the Not Yet from Mikey on Vimeo.
Affascinata, Iris van Herpen ha provato a fare di oggetti sospesi e immaginari come quelli contemplati dalla Oxman degli abiti indossabili, capaci di di vestire il corpo umano e di accompagnarne i movimenti.