Ninfa, la nostra Ninfa è stata classificata dagli inglesi tra i dieci giardini più belli al mondo, e se lo dicono loro c’è da crederci. L’elenco è stato stilato da Rory Stuart, autore specializzato in libri di giardinaggio e ambiente, e così viene presentata Ninfa dal Telegraph: ” A romantic ruin garden created by three generation of women, with water everywhere. Achieved with artful care, so that it seems almost natural”.
Il Giardino di Ninfa, che si trova in provincia di Latina, custodisce le rovine di una città medievale, incendiata e saccheggiata più volte e poi abbandonata dai suoi abitanti. Oggi, intorno alle rive di un laghetto, sono rimasti i ruderi di un borgo fantasma, con le sue mura, le torri, le chiese e le abitazioni. Proprietari del posto erano i principi Caetani. L’area venne bonificata intorno al 1920 da Celasio Caetani, che decise di realizzare qui lo splendido giardino e avviò anche un recupero botanico attraverso la piantumazione di specie diverse sotto la guida della madre Aba Wilbraham Caetani.
L’opera fu poi continuata dal fratello Roffredo, dalla moglie di quest’ultimo, Marguerite Chapin Caetani e dalla figlia Lelia Caetani Howard ( ecco dunque le tre donne a cui allude il Telegraph).
Lelia, l’ ultima esponente della nobile famiglia, sistemò questo splendido parco romantico, lo arricchì di specie esotiche e lo perfezionò con fantasiosi giochi d’acqua. Anche se il giardino è davvero il risultato di cure amorose, non va sottovalutato il microclima particolarmente favorevole. Il sito di Ninfa è infatti protetto e difeso dalla sovrastante rupe di Norma, mentre il fiume che vi scorre e che da qui ha origine “funge da regolatore termico”.
Inutile elencare le piante. Sono ormai migliaia. Insieme ai nostri ontani, salici, pioppi, olivi, querce, aranci, limoni, melograni, crescono l’azzurro “ceanothus” californiano, i grandi aceri nipponici, le betulle boreali, l’albero dei tulipani, l’acero dello zucchero, magnifici bambù, la splendida Gunnera manicata, i ciliegi cinesi, la calla etiopica…e poi rose, garofani, papaveri, tulipani, peonie, begonie, lillà, lavanda, salvia e rosmarino e tante altre specie. Un vero paradiso e chi, come me ha avuto la fortuna di visitarla tante volte, compresa la parte chiusa al pubblico, Ninfa è uno spettacolo unico e assolutamente da non perdere.
I giardini di Ninfa sono aperti al pubblico da aprile ad ottobre, il primo sabato e domenica del mese. Sono previste delle aperture straordinarie. Per informazioni contattare la Fondazione Caetani al numero 0773-632231