Diario grecoGrecia: la caccia (dei canadesi) all’oro, le tasse, e nessuna idea di come uscire dalla crisi

Un link twittato da ‏@GreekReporter riporta la mente alla Grecia: la compagnia mineraria canadese Eldorado Gold Corporation starebbe per ottenere dal governo ellenico l’autorizzazione a trivellare ...

Un link twittato da ‏@GreekReporter riporta la mente alla Grecia: la compagnia mineraria canadese Eldorado Gold Corporation starebbe per ottenere dal governo ellenico l’autorizzazione a trivellare il suolo di Perama, vicino a Evros, per la ricerca e l’estrazione di oro. L’istituto di ricerca geologica stima che la presenza del metallo nel sottosuolo di Perama è tale da corrispondere ad un valore di circa due miliardi di euro.

Il governo ellenico ha, com’è ovvio, un bisogno disperato di fare cassa, e qualsiasi cosa va bene. Anche se l’affare, cui mancano solo due firme molto in alto (quella finale della commissione per la valutazione d’impatto ambientale, e quella del ministro dell’ambiente), sembra avviarsi ad una conclusione, gli abitanti della zona hanno indetto diverse manifestazioni di protesta nel corso dei mesi scorsi: la miniera creerebbe sì intorno a 1000 posti di lavoro, ma avrebbe al tempo stesso un fortissimo impatto ambientale, e danneggerebbeil turismo. Non conosco i dettagli, ma so che quella zona non è particolarmente attrattiva dal punto di vista né paesaggistico né turistico. Diversa è la questione per l’altro sito che interesserebbe la Eldorado Gold Corp., Ierissos (sul terzo dito della penisola Calcidica): quella è una zona che vive di turismo, oltre che di religione dato che su quel dito della Calcidica è sito il monastero del monte Athos.

Il fatto è che, se l’accordo è buono, sarà quasi impossibile per il governo rifiutarlo. Questo perché il paese non può permettersi di buttare via i più di 1500 posti di lavoro, che la compagnia canadese prometterebbe di creare. I dati di ottobre hanno mostrato la disoccupazione nel paese toccare un nuovo record: 1.34 milioni di Greci sono senza lavoro, il 38% in più dell’anno precedente (la Grecia ha meno di 12000 abitanti). E il governo ha votato, nelle scorse settimane, un nuovo aumento delle tasse, con cui spera di raccogliere almeno 2.3 miliardi di euro. L’aumento colpisce i contribuenti con reddito medio e alto e in ogni caso coloro che guadagnano più di 20.000 euro all’anno; l’aumento interessa inoltre le imprese, e revoca sgravi fiscali agli agricoltori. Anche qui proteste fortissime si sono levate nella popolazione e, sono state cavalcate dall’opposizione politica: SYRIZA su tutti.

Dirò una banalità se dico che, nelle proteste da parte Greci, si legge anche la fondamentale sfiducia della popolazione nei confronti del governo. Un attimo: ma non è che forse, in questo senso, siamo già come la Grecia? Il punto vero è questo: in Grecia sono ben pochi coloro che hanno un’idea chiara su cosa fare per uscire dalla situazione in cui si trova il paese. E in questo no, le due situazioni non sono onestamente comparabili, come non lo erano a novembre 2011.

Prendete, su tutti, l’esempio di SYRIZA, e del suo leader Alexis Tsipras. (questa è la foto da Facebook)

E’ stato il fenomeno politico della scorsa primavera, ha rischiato di vincere le elezioni di giugno scorso, e di far crollare l’euro. SYRIZA prese poco meno del 30% di voti alla seconda tornata elettorale, in giugno (per rendere l’idea: sarebbe come se SEL rischiasse da noi di vincere le prossime elezioni). Ben poco ha fatto Tsipras all’opposizione, in termini di sviluppo di idee alternative alla politica cui dice di opporsi: il meglio è stato un viaggio nella ora gelida Berlino (viaggio a spese dei contribuenti, nota giustamente la columnist Negreponti), dove i suoi hanno portato rose rosse sulla tomba di Rosa Luxemburg (va bene, va bene, l’ho fatto anch’io una volta. Ma da privato, e a mie spese). Tsipras ha parlato al teatro Volksbuehne, e soprattutto ha poi incontrato il ministro Schaeuble per chiedere di alleggerire la pressione sul popolo greco. Mi posso immaginare con quanto successo. Questa è l’idea di iniziativa politica portata avanti da Tsipras, oltre ad attacchi, tra gli altri, al ministro delle finanze Stournaras, recentemente definito proprio dal portavoce di SYRIZA “terrorista politico”.

Però la cosa più bella che posso immaginarmi è una scena in bianco e nero, magari tratta da un film di Kubrick. Anzi provate anche voi: immaginate che Vendola vada da Peter Sellers-Dr. Stranamore, e gli chieda di oliare un pò Angela M., concedergli di alzare la spesa pubblica. Che bello.

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