L'Aquila Blog. Opinioni a confronto sui fatti che contanoIl rap casalingo, la pubblicità della nuova 500L di Fiat Uk

Improvvise sveglie notturne, macchie impossibili, pannolini da cambiare e cene a base di avanzi di bastoncini di pesce. Un universo fatto di corse sul filo del rasoio, stress, piccoli drammi domest...

Improvvise sveglie notturne, macchie impossibili, pannolini da cambiare e cene a base di avanzi di bastoncini di pesce. Un universo fatto di corse sul filo del rasoio, stress, piccoli drammi domestici. Quando dal Pampero si passa ai Pampers – come nel saggio di Chiara Cecilia Santamaria – dalle unghie ben curate si arriva a mani abituate a ogni tipo di pastrocchio.

Benvenuti nel motherhood , l’universo mamma così ben rappresentato dall’attrice Rachel Donavan che interpreta alla perfezione i panni di una casalinga quarantenne con tre figli. E l’occasione non è un reality o un documentario da cultura e società, ma la pubblicità della nuova 500L di Fiat Uk. Uno spot a ritmo di rap, con mamma Donovan che canta mentre scorrono scene di ordinaria follia quotidiana con i tre piccoli per protagonisti. I dettagli, dai giocattoli alle pappette, sono talmente tanti che fai quasi fatica a capire che si sta cercando di vendere una macchina. Del resto, gli inglesi hanno un approccio del tutto particolare coi messaggi pubblicitari.

Pensiamo alla Marmite, ad esempio, la crema vegetale spalmabile disponibile in due varianti, ambedue disgustose per la maggior parte della gente. Chi la produce ne è perfettamente consapevole, così come è consapevole che c’è chi va letteralmente matto per questo prodotto. Così, per tanto tempo lo slogan del prodotto è stato “You can either love or hate it” (si può amare e si può odiare). Uno spot lanciato qualche anno fa riassumeva perfettamente questo concetto: un ragazzo che va per la prima volta a casa di una bella ragazza, si stendono sul divano, si baciano ma poi lui scappa via disgustato perché lei ha appena mangiato della Marmite. Difficilmente pubblicità di questo genere troverebbero spazio nel mercato italiano.

Altrettanto difficile è stato far approvare questo spot, specie alla dirigenza maschile che sarebbe rimasta abbastanza perplessa. Poi però la palla è passata all’amministratore delegato e soprattutto a sua moglie che, al vedere il rap, non smetteva più di ridere. E chissà cosa avrà pensato della parte in cui la Donovan canta della necessità di ricorrere, di tanto in tanto, a orgasmi finti per risparmiare energie preziose.

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