É l’ex governatore della Regione Siciliana, con un’imputazione coatta per mafia, il vero vincitore di queste elezioni. Ancora prima di andare al voto ha messo uomini di sua fiducia in quasi tutte le liste. Dal PDL, lista al Senato con Antonio Scavone, ex manager dell’ASP di Catania rinviato a giudizio per truffa e abuso d’ufficio, fino ad arrivare alla Lista Monti con Andrea Vecchio, già assessore della giunta Lombardo.
Nel PDL, sempre per quanto riguarda il Senato, altro infiltrato è Mario Ferrara di Grande Sud.
Alla Camera nella lista del PDL presentata per la circoscrizione Sicilia Orientale spicca il nome di Giuseppe Castiglione al terzo posto, sotto quello di Stefania Prestigiacomo. Pare che l’ex Presidente della Provincia di Catania non abbia digerito il terzo posto, che comunque gli garantisce l’elezione. Infatti Stefania Prestigiacomo pare essere un fantasma in Sicilia.
Settimo posto per Alfio Papale, il “trombato” alle regionali appena trascorse, è stato premiato con un posto, giudicato dagli osservatori politici, sicuro.
Per la lista “Scelta civica con Monti” al pirmo e al secondo posto ci sono Andrea Vecchio e Roberto Visentin, rispettivamente legati in passato a Lombardo e a Micciché.
Raffaele Lombardo è capolista al Senato del PDS (Partito dei Siciliani – MPA) apparentato con il PDL di Berlusconi che negli ultimi anni ha insultato in ogni occasione. Ex alleato del PD in Sicilia è ritornato ad Arcore, ma Angelino Alfano non ha accettato di buon grado l’apparentamento e l’inserimento di uomini di Lombardo nelle liste del PDL.