Un blog del KaiserJerk, somaro! Il caffe’ di Napolitano e’ la notizia dell’anno!

Spett.le redazione de Linkiesta, quando ho accettato di tenere un blog su questo giornale mai avrei pensato di vedere il mio (sopran)nome in qualche modo collegato all'attivita' professionale di q...

Spett.le redazione de Linkiesta,

quando ho accettato di tenere un blog su questo giornale mai avrei pensato di vedere il mio (sopran)nome in qualche modo collegato all’attivita’ professionale di quel somaro di Jerk. L’articolo di oggi di quell’animale e’ segno di totale ignoranza e della decadenza non solo de Linkiesta, ma anche del giornalismo italiano, dell’Italia e di tutta la societa’ occidentale – e, con essa, dell’umanita’.

Ecco lo scempio: http://www.linkiesta.it/blogs/bollito-duro/una-notizia-sconvolgente-oggi-su-corriereit-napolitano-mi-ha-scosso-col-gingseng

Jerk non ha capito nulla. La scelta del presidente Napolitano tra Ginseng e Caffe’ rimarra’ come una delle grandi frasi che hanno segnato i momenti di svolta della storia europea. “Alea jacta est”, “Hic manebimus optime”, “Obbedisco” – e ora “Preferisco il caffe'” – come puo’ sfuggire questo ritorno al’intimismo, i valori locali della grande tradizione gastronomica partenopea, il rifiuto all’omologazione culturale estera?

Perche’ mostrare il fianco a quella roba da sfigati anni Novanta che e’ il Ginseng? Perche’ accettare di mettersi i bocca il distillato di una radice?

Insomma, somarone, ce lo vede un Napolitano in un bar di Napoli a tirar fuori qualche detto storico sulla nazione e sul suo ruolo nel mondo? Chi ci ascolterebbe fuori? Chi ci crederebbe in patria?

Allora, caro Jerk, le dico solo: non sia cosi’ somaro da farsi sfuggire il significato intenso e recondito dell’invito del Nap. Se avesse detto “preferisco le Fiat”, Nap avrebbe beccato un pernacchio. Se avesse detto “preferisco Alitalia per volare” non sarebbe stato credibile. Il massimo dell’espressione poitica consentita e credibile e’: “preferisco il caffe'”.

Da qui, il Corrierone sta preparando tutto un reportage. “Presidente, vuole del tofu o una tagliata di manzo?”; “Presidente, sushi o spigola al sale?”; “Presidente, vuole del dolce alla farina di riso o un baba’?”. Diventeranno una serie di spot televisivi, girati dallo stesso regista del tormentone anni Ottanta “preferisce due fustini o il suo fustino?”.

Da qui si apre tutto un mondo. Bere caffe’ per far ripartire l’economia locale. Bere caffe’ per aumentare l’introito dell’Iva. Bere caffe’ per essere piu’ attivi. Preoccupa solo un fatto: il Corriere non ha riportato l’informazione pi’u importante: il barista non ha battuto lo scontrino. Ma tant’e’.

Cordialmente,

suo,

il Kaiser

p.s. mi scuso con i lettori di questa preziosa pubblicazione, ma qui in Prussia le tastiere non hanno le vocali accentate e occorre prussianamente arrangiarsi.

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