Nelle prossime settimane sul caso MPS ne leggeremo di tutti i colori, non promette nulla di buono vedere che c’è gente che crede che sia possibile una tangente da due (2) miliardi di euro (estero su estero ovviamente) tra due banche di rilevanza internazionale. Quando la notte è buia tutte le vacche sono nere, come sappiamo.
La vicenda MPS, però, è un caso da manuale di mala gestio di tutti i soggetti coinvolti. Il vecchio management, la Fondazione azionista, gli organi di controllo interni, la vigilanza bancaria e dei mercati. Una vergogna che merita la massima attenzione anche da parte del Parlamento che verrà, ma quello che dobbiamo chiedere è che il dibattito non sia il solito azzuffarsi inutile. In questo campo abbiamo già dato negli ultimi vent’anni e non è finita bene.
Come usare la finanza per la crescita e non per la speculazione a danno dei risparmiatori (e contribuenti) è un tema al centro del dibattito politico ed accademico in tutto il mondo occidentale ed è uno dei nodi affrontati da “The Great Disaster”, trascrizione degli splendidi interventi – su BBC Radio 4 – dallo storico inglese Niall Ferguson. La finanza è malata – scrive Ferguson – per colpa del denaro facile, di strutture troppo complesse e per eccesso di regolazioni sbagliate, non “del mercato” e la dimostrazione è che a fallire sono quasi sempre le banche (super regolate) e non i fondi hedge. E Ferguson aggiunge – citando “Lombard Street” scritto nel 1865 dal primo direttore de l’Economist – che chi froda deve finire in galera e doppiamente se è un banchiere.
La vicenda MPS è gravissima e figlia della “grande degerazione” della finanza e del suo rapporto con la politica e le istituzioni di controllo. Cerchiamo, quindi, di andare oltre alle meschine speculazioni elettorali per prendere voti “facili”. La finanza è sicuramente da ripensare ma è un tema complesso non scendiamo al livello infimo usato – strumentalmente – contro alcuni gestori di fondi hedge (notoriamente regolati e tax payer). I riformisti ragionano, non si sbranano (e non calunniano).
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