Il grido di allarme arriva dalla Sicilia. Le intense piogge e la caduta di un ponte rischiano di provocare danni economici di una certa entità ai tre ragazzi che si sono riscoperti “Contadini per
passione”. Marco, Paolo e Kiko ci scrivono per farci sapere cosa è successo sabato scorso nella loro zona: ” Quando si dice che in Sicilia,in alcuni momenti sembra di essere nel Medio evo, non è un eufemismo . Dieci giorni fa è piovuto ininterrottamente per quasi 72 ore, causando una prima piena del fiume Verdura,e creando non pochi problemi ai giardini adiacenti,tra cui il nostro”.
La zona a cui fanno riferimento i ragazzi si trova nella Sicilia centro-meridionale. Ma lo scorso fine settimana è però successo che con l’ultima piena, e soprattutto a causa “dell’incuria degli ultimi decenni di abbandono del territorio è crollato il ponte sul fiume Verdura, che sarebbe non solo l’unica strada di accesso ai nostri aranceti, ma anche un’arteria importantissima per tutto il comprensorio, poiché si tratta della statale 115, che unisce la parte costiera di due province, quella di Agrigento e quella di Trapani.
Ma la cosa che fa più inorridire – sottolinea Paolo- è che da circa cinque giorni, tutto è immobile e nessuno prende un’iniziativa, una decisione. Sono tutti distratti a darsi le colpe e le accuse a vicenda, una situazione mortificante. Noi a Ribera – sostengono i giovani contadini e imprenditori – fondiamo la nostra sussistenza economica nei mesi che vanno da dicembre ad aprile,e quindi in piena campagna, rallentare o addirittura fermare tutte le operazioni di raccolta, lavorazione e spedizione, è per noi devastante.”
Il territorio di Ribera, e quello dei paesi limitrofi, rappresenta il più esteso polo arancicolo soprattutto del tipo Washington Navel che vi sia oggi in Italia. Sono circa seimila ettari di terreno vocato alla coltura delle arance e da alcuni documenti si presume la coltivazione degli agrumi in questa zona parta dal 1800.
Ma chi sono Paolo, Marco e Kiko? Paolo e Marco sono fratelli e hanno ereditato circa dieci
anni fa l’aranceto e hanno deciso di mettersi in gioco e di imparare un mestiere antico…ma completamente nuovo per loro. A loro due poi si è aggiunto Francesco, definito il contadino informatico. Qual è il piatto forte di Contadini per passione? “Il progetto – spiega Paolo – è basato sull’idea di filiera corta capace di comunicare un concetto diverso di agricoltura, che sia il più possibile vicino al consumatore, ormai sempre più attento e consapevole, ma anche al produttore, l’unico che peraltro possa garantire tracciabilità e genuinità sul prodotto.
Contadini per Passione, al di là di noi, vuole essere qualcosa di più ampio al fine di proporre un nuovo modo di pensare e fare agricoltura. Un nuovo modo che miri a uno sviluppo sostenibile e a un consumo critico affinché il territorio sia salvaguardato e non
consumato”.
E ora? Ora il crollo di un ponte potrebbe non solo causare danni economici a questi coraggiosi ragazzi, ma anche far venire meno la fiducia nei confronti di un lavoro che sta diventando sempre più appetibile e ricercato da molti… giovani e non. E che soprattutto la caduta di un ponte non infranga i sogni e i progetti di un nuovo modo di coltivare la terra, così ben pianificati e attuati da questi nuovi ragazzi – contadini.
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