Il primo appuntamento non si scorda mai. Anche perché, spesso, risulta imbarazzante.
Echi di terre lontane raccontano di serate finite in bianco a seguito della scoperta di un ordine di restrizione spiccato sulla testa del compagno di cena, oppure di matrimoni indissolubili dove il primo contatto è avvenuto tramite un rutto tonante di lei sulla faccia di lui.
Logiche sociali vogliono che sia l’uomo a condurre la prima sera, forse a causa di una logica del contrappasso per la quale, a seguito di questo evento, nel rapporto di coppia il libero arbitrio maschile avrà rilievo quanto la voce di Vendola ad un comizio di Forza Nuova.
Se la scelta del luogo, pertanto, verrà solitamente lasciata alla componente maschile, questa non esimerà la donna dal darne, a posteriori, segnali più o meno impliciti di gradimento. Se lei è vegetariana e il locale selezionato sarà la steack house “Al sangue bovino”, infatti, qualcosa partirà già con un idillio un po’ incrinato.
Al maschile, i risvolti tipici della comunicazione da primo appuntamento saranno dettati da tre categorie: il lui spaccone, il lui provolone, il lui intellettuale, anche se dalle ultime rilevazioni Istat emerge una pressoché nulla percentuale di successo in capo a ciascuna delle tre. Tanto che è andata sviluppandosi, nei veri farfalloni navigati, la prassi di fingersi barboni all’uscita dei locali classici da primo appuntamento di ogni città, di modo da rendersi il famoso “primo che passa”.
Il lui spaccone si presenterà in abbigliamento trash elegante, ovverosia quella mise evidentemente portata solamente al matrimonio della sorella o alla comunione. L’effetto visivo è spesso agghiacciante, con camicia aperta fino all’ombelico e anello d’oro con testa di Padre Pio a grandezza naturale nel mignolo destro. La conversazione sarà costituita da versi prevalentemente gutturali e argomenti che spazieranno dalla palestra alla palestra alle prestazioni sportive di lui. Appuntamento che piacerà, a meri fini di ricerca, a donne biologhe specializzate in primati o laureate in sociologia dei branchi animali in cattività.
Il lui provolone sarà solitamente più vecchio di lei. Al 99% sarà un imprenditore o un professionista dimenticato dalle coetanee e da Dio. Racconterà dei pezzenti a cui deve dare lavoro, o del fastidio che prova per i poveri, o della sua carriera, o del Presidente degli Stati Uniti che dovrà chiamare il giorno dopo per una questione di lavoro. La serata si avvierà di solito alla conclusione quando lui, dopo l’assenza di lei di 40 minuti al bagno del ristorante, la troverà attaccata al muro con un coetaneo che le aveva semplicemente detto “il mio colore preferito è il blu”.
Il lui intellettuale è una palla pazzesca. È sempre un cesso, anche se si crede Brad Pitt, e questo non esimerà la lei di turno a mostrare il proprio disappunto con un attacco di vomito quando lo vedrà. “Se non altro pagherà lui e di certo non gliela sgancio” sarà l’aspirina. La serata sarà un tourbillion di global warming e salvataggio dei pinguini dell’Antartide, avanguardie kazake e suprematisti cileni, fino ad arrivare alle dispense di noiosissimi consigli psicologici non richiesti, dei quali l’apice sarà il “devi lasciarti andare maggiormente”, quando l’idea contingente sarà quella di lasciarsi andare sotto un Eurostar in corsa.
Al femminile, invece, le categorie saranno quattro: la lei spocchiosa, la lei “disperata in caccia”, la lei vulcanica e la lei impegnata socialmente (e, spesso, anche emotivamente, tanto che il Devoto Oli definisce quest’ultima categoria la lei “zoccola: zòc-co-la, s.f.”).
Ma il genere femminile, si sa, è alquanto permaloso, ed è meglio non parlarne.
In conclusione di serata, la donna da primo appuntamento, provata dal contatto con categorie maschili degne di un’analisi lombrosiana, tornerà a casa, si toglierà le scarpe che non indossava da tre anni e che le hanno distrutto silentemente i piedi, rutterà in pace e andrà a letto pensando al principe azzurro che non esiste.
Viandanti che vengono da ovest raccontano di coppie che si amano.
“La giovinezza é quando dai appuntamento a due ragazze contemporaneamente e poi esci con la terza.” (Beppe Grillo)