Zia Tilde, la mia prozia Tilde, era una ricercata signorina anziana. Una volta rimasta sola abbiamo dovuto trovarle una badante che l’accudisse. Erano i primi tempi in cui arrivavano dall’Est persone giovani che cominciavano ad occuparsi dei nostri anziani. Elena era una di queste. Giovane e carina. Le due si affezionarono e per un bel pò di tempo tutto funzionò alla perfezione. Poi arrivò un’altra donna che impose la sua presenza in quella casa e evidentemente propose a Elena altri lavori e altri guadagni perchè da un giorno all’altro Elena sparì, abbandonando zia Tilde e il marito connazionale, per chissà dove.
Trovammo un’altra persona. Zia Tilde ormai più anziana e delusa anche dall’abbandono non accettò molto questa situazione. I vicini ogni tanto ci chiamavano perchè la sentivano urlare. Il rapporto tra le due non funzionava. La trovavamo spesso sola e quindi decidemmo di portarla in un casa per anziani. Le fecero lo stesso giorno un bagno e trovarono sul suo corpo varie ecchimosi…era forse questo il motivo delle sue urla?
In questi anni molti persone che conosco hanno avuto un rapporto con le badanti dell’est, anche perchè il welfare di questo Paese è affidato alle tue tasche. In altri Paesi civili costruiscono comunità e piccolo appartamenti per gli anziani, così che possano stare anche in compagnia, ma noi li lasciamo soli e nelle mani di persone sconosciute, con purtroppo in loro anche una concezione dell’abbandono. Ma non tutti si possono permettere una badante, perchè costa. La paga si aggira infatti sui 1300, 1400 euro al mese, contributi compresi. Più vitto e alloggio. I conti si fa presto a farli sapendo quanto prendono i nostri vecchi. E va bene…tanto c’è l’assegno di accompagnamento, disse una volta un Ministro di questo Governo, completamente ignaro che questo assegno non lo danno a tutti, ma solo a persone completamente non autosufficienti. E poi? Poi l’assegno è quasi la
terza parte di quanto si deve dare a una badante. Ma allora di cosa stiamo parlando?
Se già era difficile così…ora è anche peggio.
E’ di questi giorni la notizia di un nuovo balzello a carico sempre dei nostri anziani: la tassa di licenziamento. Se licenzi una badante, anche per giusta causa, ora la devi anche pagare: 500 euro all’anno, fino a un massimo di 1500. Dico quindi allo Stato ….non solo ti disinteressi dei nostri vecchi..e risolvi questo problema importante di welfare facendo sborsare tutto dalle loro tasche, quando dovresti tu impegnarti a costruire tanti centri diurni e notturni per far diventare civile questo
Paese….e ora aumenti ancora di più i costi!
E poi caro mio Stato, se noi avessimo dovuto licenziare la badante che picchiava zia Tilde….avremmo dovuto anche pagarla per mandarla via? Suvvia davvero un pò di civiltà e anche di buon senso in più non guasterebbe affatto.