WildItaly.net#CacciaAlLatitante: Michele Varano, l’uomo delle “Bionde”

Oggi parliamo di Michele Antonio Varano, classe 1951, nato a Cèntrache, provincia di Catanzaro. Quella di Varano è una delle storie più complicate che andiamo a raccontare. Vive attualmente a Luga...

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Oggi parliamo di Michele Antonio Varano, classe 1951, nato a Cèntrache, provincia di Catanzaro.
Quella di Varano è una delle storie più complicate che andiamo a raccontare. Vive attualmente a Lugano nel Canton Ticino. Più precisamente a Gandria, uno dei luoghi più belli della Svizzera.
Su Varano pesano molte accuse e è stato protagonista di diversi procedimenti giudiziari. È latitante dal 2000, poichè ricercato per associazione mafiosa e contrabbando. La sua vita infatti pare essere stata dedicata interamente, secondo le accuse, al contrabbando di sigarette.

L’inchiesta principale parte da Bari. Il sostituto procuratore della Direzione Investigativa Antimafia Giuseppe Scelsi, comincia a ricostruire il funzionamento del complesso sistema criminale che portava il contrabbando delle “bionde”. Le ricostruzioni disegnano una struttura molto ben organizzata e collusa con ambienti politici. Infatti il contrabbando avveniva tra il Montenegro e la Puglia, successivamente le sigarette venivano smerciate in tutta Europa.

Dal 1994 al 1999, una struttura commerciale regolava i rapporti fra quelli che sono stati definiti i corsari del tabacco e i governanti montenegrini. Le casse di sigarette partivano dai porti Montenegrini, e per farlo era necessario versare dai 55 ai 70 dollari a cassa alle autorità locali: una vera e propria tassa della Repubblica del Montenegro. Il numero delle casse traghettate verso i porti pugliesi poteva arrivare anche a 100mila al mese. Un giro d’affari Miliardario. Il titolare di queste concessioni era Franco Della Torre, uno svizzero indicato come uno degli uomini chiave del riciclaggio internazionale. I proventi di questo immenso giro d’affari era tutto esportato in Svizzera. Il Della Torre da vita alle “quattro Sorelle”, ovvero quattro subconcessioni per il contrabbando delle sigarette. Una delle concessioni viene data proprio a Michele Varano. Oltre a lui altri tre personaggi. Questo quartetto, però, pare non essere stato solo sotto il controllo di Della Torre.

Se queste sono inchieste del 2000/2001, nel 2009 la più imponente inchiesta Svizzera sulla criminalità organizzata ha riportato proprio gli stessi personaggi sull’onda del contrabbando di sigarette, questa volta però sotto concessione della Camorra, in particolare del Clan Giuliano, il detentore della gestione delle sigarette.

Il collaboratore di giustizia Pasquale Avagliano ha infatti citato proprio i nomi dei quattro personaggi detti prima, fra cui il nostro Michele Varano, detto Il Calabrese. In questa inchiesta era accusato di Riciclaggio di denaro per oltre un miliardo di Franchi proveniente proprio dal contrabbando di Sigarette. Da questa accusa verrà poi assolto dalla procura di Bellinzona.

Altra vicenda che lo vede protagonista è una condanna a un anno di reclusione e 2000 euro di multa per ricettazione, falso ideologico e materiale. Nel 2007 era stato fermato dalla polizia di Lugano con dei documenti che riportavano sì la sua foto, ma i dati anagrafici di un cugino che aveva denunciato lo smarrimento della carta di identità. Secondo gli inquirenti, i documenti gli servivano per entrare in Italia, proprio per lo status di latitante in cui si trova.

E ancora, nel 2010, la procura di Ancona ne ha chiesto l’estradizione per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Su questo fatto c’è molta confusione. Nel 2009 era già stato arrestato dalle autorità svizzere nell’ambito della medesima inchiesta, ma è tornato poi in libertà provvisoria. L’ordine di custodia è diventato esecutivo per ordine della Corte di Cassazione. Le autorità elvetiche, però, sostengono che l’inchiesta è conclusa, nessuno è stato arrestato e non vi sono infrazioni compiute sul loro territorio.

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GIAMPAOLO ROSSI
per Wilditaly.net

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