NewsBandite“Ricuciamo l’Italia”. Scende in campo Roberto Cavalli, su twitter

Ho 72 anni....una forza da leone e un gran desiderio di fare tanto per il mio paese che adoro !! Dio mi ha dato, adesso devo rendere... A twittare è lo stilista Roberto Cavalli. Scosso dal succes...

Ho 72 anni….una forza da leone e un gran desiderio di fare tanto per il mio paese che adoro !! Dio mi ha dato, adesso devo rendere…

A twittare è lo stilista Roberto Cavalli. Scosso dal successo di Beppe Grillo, antifascista ed antiberlusconiano, deluso dalla sinistra e preoccupato per la situazione del nostro Paese, istintivo, anticonformista e irriverente rispetto alla forma delle sue stesse espressioni, senza filtri, fa dei SN la sua finestra sulla disperazione, sui giovani, sull’Italia che non può vestirsi di lusso.

Così il suo blog, twitter, instagram e da ieri anche facebook, sono tra i suoi canali di comunicazione preferenziali per sfogare la sua indignazione e/o abbracciare chi abbia la sensibilità di riconoscersi nei suoi toni e nelle sue parole.

Con messaggi ornati da suoi caratteristici punti di sospensione che sottendono un non detto che non ci sta in 140 caratteri, da mesi non manca di esprimersi sulla politica italiana. Non ha peli sulla lingua e non risparmia nessuno. Da Renzi, pur suo grande amico, nel quale aveva riposto fiducia a fasi alterne ai tempi delle primarie del PD, a Berlusconi, a Bersani e a Grillo, un filo conduttore lega le sue critiche: l’ambizione. È quel carattere che-a suo dire-rischia di vanificare ogni buona intenzione. Ci vuole lavoro, grinta, rispetto, onestà, gentilezza e tanta, tanta umiltà. Questa, a grandi linee, la filosofia dello stilista.

Insoddisfatto, innamorato dell’Italia, vuole fare la sua parte per riportare il nostro Paese a una veste più dignitosa. Non si sa ancora quale forma prenderanno le sue emozioni, il suo sdegno come la sua speranza, ma in qualche modo si muoverà. Sta già muovendosi. Pur riponendo qualche fiducia sugli eletti grillini, l’ascesa mediatica e al potere del loro capo lo spaventa non poco, lo destabilizza. Non può più stare a guardare, non basta più sognare, come diceva qualche mese fa. “Bisogna agire”

Al “comico” genovese rivolge gli attacchi più preoccupati:

Grillo tramava questa sua conquista da molti anni…. non per vocazione, solo grande voglia di primeggiare con il suo animalesco carisma

Critiche su critiche, con qualche esagerazione:

Se a Grillo gli diamo il potere, ucciderebbe tutti coloro che non la pensano come lui !! o che ostacolano la sua ascesa, è un dittatore !

e qualche promessa

Se non si farà un nuovo governo…… mi compro un camper anche io ! Non avro bisogno di urlare, sarò un comico dolce e persuasivo !

Che stia davvero pensando di fare un passo azzardato?

Bersani non ha palle….. peccato !!! Vi prometto che se ci saranno nuove elezioni, io vi rappresento !! Lo giuro !

Non sorprendetevi. Grande attore, interprete di mitologie condivise, è prima di tutto un uomo con una storia segnata dal dolore. Il padre, un geometra che lavorava in miniera, fu fucilato dai nazi-fascisti.
Lo portarono via da casa all’ora di pranzo. Qualche giorno dopo, il 4 luglio, lo mitragliarono in piazza. Il piccolo Cavalli, che allora aveva solo 4 anni, non ha mai dimenticato. Ricordando quel giorno scrive sul suo blog:

ODIO LA GUERRA… ODIO LE ARMI… ODIO CHI NON CAPISCE CHE L’AMBIZIONE DI UNO PUÒ PORTARE ALLA DISTRUZIONE DI TANTI!

E su su twitter, più volte, confessa:

Non credo che Dio mi abbia messo su questa terra…..solo per creare abiti sexy per strafighe !! sento che ho uno scopo…. lo dimostrerò

Roberto Cavalli versione casalinga, dal suo instagram

Già nei mesi scorsi aveva abbozzato tra i tweet un forte desiderio in questo senso, proponendo una rivoluzione gandhiana sull’onda del sogno. Ora però appare più deciso:

Più incazzato che mai !! non è più un sogno, adesso sono sceso ai fatti, un governo o guerra, guerra di pensiero

Il personaggio di Grillo gli evoca il fantasma di Mussolini e teme che i giovani non possono capire perché non hanno vissuto le sue esperienze. Suo il dubbio di tanti italiani:

Perchè Grillo si ostina a non creare un accordo e quindi un governo, quali trame sono nella sua mente viziosa? Non ama l’Italia

La scorsa primavera, senza filtri editoriali e strategie varie, di getto, aveva registrato su twitter Uniti_Italia, poi trasferito su quello del suo profilo personale trasformato in Unitiperunsogno. Il progetto, che curava senza promozioni e rimbalzi sui canali ufficiali del brand che rappresenta, da qualche tempo pareva abbandonato, tanto che aveva nuovamente mutato l’account rinominandolo semplicemente: Roberto Cavalli.

Intanto, tra lavoro e viaggi, continuava a scrivere la sua autobiografia, che uscirà ad aprile edita da Mondadori, Under My Skin/ Sotto la mia pelle. Il titolo è stato scelto a mezzo sondaggio sul suo blog tra una rosa di proposte, alcune suggerite dagli stessi frequentatori del sito.
Il libro nasce dalla sua esigenza di mettersi a nudo, di mostrarsi ai suoi fan per quello che è sotto le maschere che si è costruito negli anni per promuovere le sue creazioni e l’immaginario mondo di cui sono protagoniste, dalla sua voglia di togliersi qualche lacrima e qualche confidenza di dentro. Ci prova già col suo blog, ma evidentemente non gli basta. Ha tanto da raccontare.

Me l’aveva spiegato lui stesso. A luglio scorso, completamente digiuna di moda, l’ho incontrato con parte della sua famiglia allargata, amica, cani, iguana e pappagalli. Non mi aveva mai vista prima, non sapeva il mio nome, eppure mi aveva aperto il suo appartamento di Milano per due chiacchiere sul suo “sogno”, un confronto tra “talenti”, il suo, pubblico, il mio, “sprecato”.

Diceva:

“Credo fortemente in Dio, mi sentirete spesso parlare di Dio ma voglio che tutti sappiano che sono contro ogni forma di religione, perché la religione è “politica” ed io sono contro la “politica”.

L’avevo intervistato. Vi consiglio di ascoltare se vi interessa comprendere le sue intenzioni:

Scrissi in proposito:

Non comprende il fenomeno Grillo. Il suo immaginario del cambiamento è una visione gandhiana. Una carezza ad un’Italia lacera, lacerata. Succube, per troppo tempo, nell’aver subito, per tanti anni, una persona, quella che “ci ha gestito fino ad oggi, usando l’Italia per i propri interessi. Ci ha abbandonato e ha fatto sentire la sua voce solo quando si è parlato di presidenzialismo”. Incapaci di reagire, noi. Non solo. Ignoranti. Nessuno-dice- ci ha spiegato bene come ci siamo finiti ad essere i penultimi, i terzultimi, forse, della classe”. Non voglio fare un partito, tiene a precisare. “Mettere a vostra disposizione la mia esperienza ed accogliere la vostra. Le mie idee e le vostre. Mi piacerebbe che fossimo ogni giorno sempre di più, su twitter, per condividere questa speranza. Vorrei farvi da saggio.. appellativo, questo che si presta a farsi fraintendere. Ma lui, Roberto, lo sa. E non se ne cura. Vuole fare qualcosa di buono, perché è nelle condizioni di poterlo fare.
“L’Amicizia è una grande forma di Amore”, dice. Gli è capitato un “fatto”, dunque, che gli ha fatto pensare, più o meno “se Dio vuole che resti qui ci sarà un motivo”. Non è forse più quello di disegnare vestiti. Si sente in dovere di cominciare un cammino, qualcosa che, in un lampo di intuizione, gli è sembrato importante, qualcosa che lui non avrà tempo di vedersi concludere.”Voi siete giovani, io non più tanto”. Si fa domande. Sa che rischia, ma che importa...“la risposta sta nel tentativo”, come direbbe Richard Linklater de Prima dell’Alba.

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