Guardate per favore in che condizioni è oggi (bellissima giornata di sole) il cantiere del Piano Urbano Parcheggi (PUP), abbandonato da quasi due anni, in via Albalonga, a Roma, nel VII Municipio, di recentissima e orrenda formazione. Le denunce, gli esposti e le segnalazioni dei cittadini non sono serviti a nulla: non interviene la Procura della Repubblica di Roma per capire di chi sono le (evidenti) responsabilità penali; non interviene il Prefetto o l’autorità di pubblica sicurezza (tutti allertati) per mettere l’area in sicurezza; e, vergognosamente, non interviene Roma Capitale, neanche per ripristinare l’illuminazione pubblica, che -così sembra – il proprietario di un locale della via ha riparato poco tempo a spese sue, dopo oltre 40 giorni di blackout, violando peraltro un’area ancora vincolata.
Alemanno e il suo delegato per il Piano Urbano Parcheggi (PUP) non si sono mai degnati di informare i residenti riguardo ai modi e ai tempi del ripristino dello stato dei luoghi, a distanza di quasi un anno dalla revoca della concessione per quest’opera pubblica e di due anni dal fallimento dell’impresa aggiudicataria dell’opera. Il sindaco e il suo delegato hanno finora eluso tutte le richieste di chiarimenti e interventi urgenti inoltrate, anche personalmente, da chi scrive e, più volte, dal Comitato di Via Albalonga.
E’ un caso gravissimo che fa capire molto bene perché il nostro Paese e la sua capitale versano nello stato pietoso di cui tutti ci lamentiamo. E’ un caso che, con altrettanta evidenza, fa scempio in un colpo solo di tutta una serie di valori di cui qualsiasi partito o movimento serio dovrebbe farsi portatore. Siamo in piena campagna elettorale per l’elezione del nuovo sindaco di Roma e per il rinnovo del consiglio comunale e dei municipi e qui, fino ad ora, dei candidati ancora in corsa non si è visto nessuno. E dire che uno dei gazebo allestiti dal Partito Democratico per le primarie di oggi è a distanza di pochi metri..