L’elaborazione del lutto tra i parlamentari PD sarà rapidissima. Da un giorno all’altro si passerà dall’opposizione dura ad ogni inciucio con Berlusconi al votare la fiducia al governo con il PdL. L’incarico a Letta da questo punto di vista aiuta: pochi parlamentari PD avranno il coraggio di negare la fiducia al loro vicesegretario.Questo è un bene per l’unità del partito.
D’altro lato se ci fosse stato Amato ci avremmo guadagnato in chiarezza: chi non era d’accordo con il governo l’avrebbe detto subito e senza tanti complimenti si sarebbe posto fuori dal PD. Ora invece voteranno tutti la fiducia e poi magari remeranno contro. Ma il partito non si può più permettere altre doppiezze in vista delle prossime elezioni.
Speriamo che le due promesse che i dirigenti del PD ripetono più spesso in questi giorni “ci vuole lealtà” e “ci vuole cultura di governo” siano mantenute e non siano solo retorica per spiegare ai militanti una svolta repentina e dolorosa.
Quando il PD imbocca la strada del governo con uno dei suoi esponenti più importanti come premier, non può certo più permettersi le giravolte di linea politica degli ultimi giorni di Bersani.
25 Aprile 2013