Luigi Piccarozzi, romano, giornalista, dichiara di aver subito un’aggressione da parte della capogruppo del movimento 5 stelle, la portavoce Lombardi. Il tutto sarebbe avvenuto sotto gli occhi di Grillo.Il fatto risale al 11 gennaio, all’hotel Rex di Roma.
L’attivista Piccarozzi dichiara:
“Grillo in persona mi invitava alla riunione con i due legali. Prima di cominciare si avvicinava la Lombardi facendo alzare dal tavolo l’avvocato Ciannavei e ordinandogli di allontanarmi, adducendo che la mia presenza non era gradita. Questo nonostante Grillo si opponesse, dicendo a Ciannavei di consegnarmi la bozza di lavoro (…). Non essendo riuscito ad allontanarmi, la Lombardi irrompeva per la seconda volta nella sala riservata, stavolta accompagnata da Dante Santacroce, suo collaboratore e attivista M5s Roma, candidato alla Regione Lazio. I due si sono diretti verso di me e il Santacroce mi afferrava in maniera decisiva e violenta, mentre ero seduto al tavolo. Mi strattonava e tirava per farmi alzare e allontanare dalla riunione gridando testuali parole: “Tu non puoi stare qui, devi andartene. Hai capito? Altrimenti sono guai”. Frasi pronunciate anche dalla Lombardi, che era alterata. Grillo ha ordinato che io restassi, invitando Lombardi e Santacroce ad allontanarsi”.
E poi aggiunge:
“Ilaria Loquenzi, sollecitata dalla Lombardi di cui è collaboratrice, ha tentato di impedire il mio ingresso alla conferenza spingendomi fuori, all’indietro, mettendomi una mano sul petto”.
Ho chiamato personalmente la Sig.ra Loquenzi e le ho chiesto se fosse vero.
Lei ha impedito che l’avvocato Piccarozzi partecipasse alla conferenza?
No, assolutamente, io in qualità di ufficio stampa in quel momento stavo semplicemente facendo un filtro per fare entrare solo i giornalisti. La sala era molto piccola. Non conoscendo proprio il signor Piccarozzi gli ho detto ” Mi scusi, stiamo facendo entrare solo i giornalisti”.
E lui?
Lui ha detto di essere un giornalista e io l’ho fatto entrare. I fatti sono andati così.
L’avvocato però racconta che lei sia stata sollecitata dalla Lombardi a cacciarlo via…
Non c’è stato alcun sollecito della Lombardi. Le cose sono andate in maniera completamente diversa. Io con la Lombardi non ho proprio parlato a causa della grande confusione poiché c’era un problema per quanto riguarda il deposito del simbolo. Io ho fatto semplicemente da filtro per evitare che oltre i giornalisti entrassero pure i molti attivisti presenti.
Quindi lei non lo conosceva?
Io all’ingresso gli ho chiesto chi fosse. Ovviamente non l’ho fatto entrare subito. Poi quandno mi ha detto di essere anche lui un giornalista, che poi, non so se sia vero, allora è entrato.
Era un giornalista?
Lui mi ha mostrato un tesserino.
E il signor Santacroce? L’avvocato dice di essere stato violentemente strattonato e minacciato.
Guardi, io del sig.Santacroce non ne so nulla, posso rispondere solo per me.
Allora si è invetato tutto?
Se si è inventato tutto io non lo so. Personalmente non ho parlato con la Lombardi. Stavo semplicemente svolgendo il mio lavoro. Per quanto riguarda il resto, non so proprio cosa dire…
Ho provato a chiamare l’avvocato Piccarozzi, ma purtroppo non era in sede.