Beppe Grillo ha reso pubblici i dati riguardanti le “quirinarie”. Il M5S aveva deciso di far scegliere ai propri attivisti il nome della personalità da votare durante le elezioni del Presidente della Repubblica. Leggendo i dati scopriamo che: i votanti sono stati 28.518 su 48.292 aventi diritto; i voti espressi sono ripartiti così:
- Gabanelli Milena Jole: 5.796
- Strada Luigi: 4.938
- Rodotà Stefano: 4.677
- Zagrebelsky Gustavo: 4.335
- Imposimato Ferdinando: 2.476
- Bonino Emma: 2.200
- Caselli Gian Carlo: 1.761
- Prodi Romano: 1.394
- Fo Dario: 941
Morale della favola: le “quirinarie” sono state un flop, se da questa rosa di nomi fosse stato eletto il Presidente Repubblica, non avrebbe avuto il consenso popolare di cui Grillo si vantava, ma i voti di una minoranza che, a parere di chi scrive, è vicina all’irrilevanza politica. Inoltre, se questa è la democrazia diretta, varrebbe la pena di fare un’analisi approfondita, perchè non sembra che goda di ottima salute.
Twitter: @MarcoMitrugno