Doveva arrivare da Waco, in Texas, la persona in grado di risollavare la mia personalissima idea del teatro, piuttosto delusa dopo vari spettacoli scadenti visti nell’ultimo periodo? Evidentemente sì, dato che mi riferisco all’”Odyssey” dell’americano Bob (Robert) Wilson in scena al Piccolo dal 3 al 24 aprile (ieri, 2 aprile, anteprima per la stampa): una lettura dell’Odissea che non vuole essere sofisticata e nemmeno erudita, che si gioca su sorprendenti escamotage teatrali e che riporta lo spettacolo alla sua essenza. Ovvero che conta sulla capacità vera degli attori e sulla cooperazione continua della macchina tecnica e scenografia. L’intento dichiarato di Wilson è quello di risvegliare, con la sua Odissea, il mondo della fantasia, della freschezza, della semplicità: “raccontiamo storie universali con la mente di un bambino, la chiave di lettura della mia Odissea dev’essere questa, lontana da accademie e erudizioni, vicina alla spontaneità e la verità” ha detto infatti il regista americano a Milano in conferenza stampa. E come negare che questo è esattamente il risultato che il lavoro di Wilson riesce ad ottenere: il viaggio di Ulisse si compie tra suoni, musiche e immagini che hanno lasciato massima libertà alla fantasia per esprimersi nei modi più articolati e vari, sempre rimanendo fedeli ad un lavoro artigianale e mai troppo maccchinoso. Interamente recitata in greco (con sovratitoli in italiano), la drammaturgia è di Simon Armitage, autore inglese che ha riscritto l’Odissea nel 2004 commissionato dalla BBC, con musiche realizzate ad hoc da Thodoris Ekonomou e costumi di Yashi Tabassomi. In questa cascata di fantasia, ampio spazio è dedicato alla musica e in determinati punti i movimenti degli attori risultano passi di danza, in un teatro che finalmente si basa sul lavoro d’insieme, di gruppo: attori e macchinisti per rendere un’Odissea quantomai vicina all’Epica nella sua grandiosità, in una produzione che vede insieme americani, italiani e greci.
Piccolo Teatro Strehelr, 3-24 aprile 2013, www.piccoloteatro.org