ActarusAppunti di viaggio: piccole idee per il nostro turismo

In questi giorni, da bravi genitori, abbiamo seguito il nostro campioncino di undici anni nel suo primo torneo di calcio internazionale. Tranquillizzo subito eventuali cacciatori di talenti, il cam...

In questi giorni, da bravi genitori, abbiamo seguito il nostro campioncino di undici anni nel suo primo torneo di calcio internazionale. Tranquillizzo subito eventuali cacciatori di talenti, il campioncino è tale solo per mamma e papà, non occorre vi scomodiate per venirlo a vedere.

Pertanto, armi e bagagli siamo partiti per Steyr, in Austria, località di cui fino a poche settimane fa ignoravo bellamente l’esistenza. Questo post però non vuole essere un diario, ma semplicemente una serie di appunti che mi sono segnato in questi 4 giorni, su quel che mi ha colpito, come viaggiatore e turista. Nessuna pretesa di essere originale, né di insegnare nulla ai professionisti di casa nostra.

Solo post-it, che spero possano essere in qualche modo utili a far capire cosa ci si aspetta come clienti.

Tralascerò per questo i commenti sul “sistema paese”, che richiederebbero ben più di un post e potrebbero causarmi attacchi di rabbia tali da mettere a repentaglio il mio pc.

Passo quindi a condividere con voi questi miei appunti:

1 piccole iniziative in piccoli paesi fan girare l’economia: ovvio che città importanti sono (si spera) ricche di appuntamenti e manifestazioni. Ma anche un piccolo paese di 1200 abitanti, organizzando un torneino per ragazzi, per 3 giorni riempie alberghi e ristornati di tutto il circondario. Con poca spesa (un po’ di medaglie e qualche coppa, in questo caso) si richiamano 48 squadre di ragazzi. E volete che i genitori (anche se non tutti) non seguano i loro pargoli? Fatevi due calcoli e vedrete che i conti non possono che tornare.

2 : un paese che punta sul turismo mette una targa CHIARA su ogni cosa interessante: mi ha colpito, nei paesi in cui siamo passati, che ogni edificio con un minimo (alcuni proprio minimo minimo) pregio storico, aveva una bella targa che spiegava l’epoca, chi lo aveva fatto e cos’era. Semplicemente utilissimo per chi gira a piedi e decide cosa vedere all’ultimo, o semplicemente per curiosità. Molti paesi in Italia sarebbero una targa unica, probabilmente.

3: per un turista straniero una tv enorme non serve se ci sono solo canali locali. Molto meglio wifi potente! La camera del nostro albergo aveva una bellissima TV. Peccato trasmettesse solo in lingua madre, e il nostro zoppicante tedesco non ci aiutasse molto. Ma l’ottimo segnale WIFI ha ovviato al problema. Se poi non servono codici di accesso…

4 una buona colazione costa come una cattiva, ma lascia al cliente un’impressione molto diversa. Qui mi pare evidente cosa intendo no?

5 un sapone/shampoo decente ed un phon che funziona sono accessori quasi indispensabili per un turista. Ovviamente, mi è stato fatto notare, diventano del tutto superflui per chi utilizza lo stile Agassi, almeno quello del secondo periodo.

6 il turista distrutto apprezza veramente una buona cena e ancor di più un buon letto! Se nelle vicinanze ci sono ristoranti/trattorie in cui il personale è gentile, si mangia bene e si spende onestamente, ci si ritorna volentieri per più di una sera. E se il letto non è una branda da militare, l’albergo guadagna certamente punti nel ricordo.

7 un parco giochi ben tenuto e all’ombra è ideale per famiglie di turisti con bambini. Con giostre per ogni età, panchine ben tenute è l’ideale per dare tregua a tutti nelle passeggiate. E a dirla tutta, è l’ideale non solo per i turisti.

8 se la birra costa meno dell’acqua perché bere acqua? L’acqua in bottiglia costa mediamente più di ogni tipo di Birra e Cola. O si ripiega su quella di rubinetto, o il turista andrà sul sicuro. E durante i tornei, la birra scorre a fiumi.

Potrei aggiungere anche che ogni evento era ben pubblicizzato e segnalato, che tutto era chiaro e trasparente e la gentilezza era costante. Potrei aggiungere ancora che per valorizzare tanti paesi in fila si crea la Romantikstrasse e la si pubblicizza, ma temo di spingermi troppo in là. Penso solo a quante “Strasse” ci sono in Italia che aspettano solo di essere valorizzate. (volendo potete intendere Strasse sia nella versione originale in Tedesco sia in dialetto Veneto…)

Infine due note di colore. La prima a sfavore delle tanto decantate autostrade tedesche: su 300 km di autostrade austriache e tedesche cantieri infiniti, limiti ovunque a trabocchetto, media 100 km/h. Insomma, nulla da invidiare alla nostra Salerno-Reggio Calabria. Mica sono perfetti perfetti anche loro, dai!

Ma neanche il tempo di fare questo pensiero, che uno scambio di battute su Twitter mi ha fatto capire dove, in fondo sta oggi la differenza tra noi e il resto del mondo:

Io: “In partenza. Ciao Austria, ovvero un paese che funziona. E, mi ripeto, non c’è nulla di miracoloso. Anzi, pare perfino semplice.”

Risposta “Gran scoperta: una regione d’Italia con 8 milioni d’abitanti, tutti con la stessa cultura… Basta il caffè ristretto a screditarli!”

Io: “Ti darò una news. Hanno imparato a farlo! 🙂 Sai, i turisti van fatti tornare…”

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