A volte chi scrive ha delle piccole soddisfazioni, soprattutto se la persona di cui scrive poi viene conosciuta e apprezzata nelle sue qualità, altrimenti sconosciute. Allora ne voglio parlare, perché la più grande soddisfazione per un giornalista è ….raccogliere i frutti del proprio lavoro.
A luglio dello scorso anno vi ho raccontato di Angelo Delogu, giovane laureato di Priverno, cittadina in provincia di Latina, che con la sua tesi di laurea aveva fatto strike di premi…cinque su cinque partecipazioni…. strike sì, come fa il lanciatore giocando a baseball o come chi a bowling… abbatte tutti i birilli al primo colpo. Fuor di metafora …è davvero bello ogni tanto parlare di merito, anche se si fa fatica a cercarlo e a farlo emergere.
Ecco noi de LINKIESTA, lo abbiamo fatto emergere questo merito. Il post su Angelo è stato tanto apprezzato che è rimbalzato più e più volte su facebook, ricevendo tanti like. Angelo è diventato un personaggio molto conosciuto e amato, tanto che, in occasione delle Amministrative, è stato spinto a candidarsi sindaco di questo piccolo Paese di circa 15 mila persone.
Un passo importante. E la risposta non è mancata. Una grande risposta positiva, grazie anche al suo impegno che lo ha portato a parlare con tutti … nelle periferie e nel centro storico. Ha motivato, stimolato, svegliato, riunito, raggruppato, persuaso e convinto così tanto che la gente lo ha votato senza alcuna incertezza.
Da lunedì, Angelo, a 34 anni, è il più giovane sindaco di Priverno, la città narrata da Virgilio nell’XI libro dell’Eneide, perché patria di Camilla, la regina delle Amazzoni .
Chi era Camilla? Era la figlia di Metabo, tiranno di Priverno, città dei Volsci che l’aveva consacrata alla dea Diana. Ed ecco che dice proprio la dea parlando della sua protetta:
…Dïana intanto timorosa e mesta
favellando con Opi, una del coro
de le sue Ninfe, in tal guisa le disse:
«Vedi a che perigliosa e mortal guerra
a morir se ne va la mia Camilla,
ne le nostr’armi ammaestrata invano.
E pur m’è cara, e sovr’ogni altra io l’amo.
Né questo è nuovo, o repentino amore.
Fin da le fasce è mia. Mètabo, il padre
di lei, fu per invidia e per soverchia
potenza da Priverno, antica terra,
da’ suoi stessi cacciato; e da l’insulto,
che gli fece il suo popolo, fuggendo,
nel suo misero esiglio ebbe in campagna
questa sola bambina che, mutato
di Casmilla sua madre il nome in parte,
fu Camilla nomata...
Una città storica Priverno, un gioiello medievale a cui si aggiunge l’Abbazia di Fossanova, dove è morto San Tommaso d’Aquino. Un luogo che va riportato al suo splendore naturale, che Angelo…dopo lo strike di premi, saprà ben fare. In bocca al lupo da LINKIESTA!
i festeggiamenti in Piazza del Comune
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