Cannes, maggio 2013
Il clima sicuramente un po’ più mite che qui a Milano, uno spaccato di Dolce Vita dove divi, europei e americani, calcano il red carpet o le passerelle degli yacht con uno stile direi quasi principesco, forse influenzati dal vicino principato.
Tutte le foto del festival sprigionano una certa aura di eleganza, un red carpet da sogno, attrici e attori con vestiti e gioielli inavvicinabili per la stra grande maggioranza degli altri esseri umani.
Vincitore della palma d’oro, il film franco-tunisino La Vie d’Adèle, storia quanto mai attuale sull’amore saffico.
Da buoni cugini con il solito sentimento di inferiorità e vittimismo, in Italia si è gridato allo scandalo per la smaccata sconfitta del film di Sorrentino La Grande Bellezza.
Alcuni hanno imputato l’assenza di riconoscimenti al cinema italiano col fatto che non ci fosse nessun italico in giuria, quasi a voler eliminare gli italiani già in partenza.
Per risollevare le sorti italiane, l’unica ad aver avuto l’onore di salire sul palco è stata Asia Argento, che ha pensato bene di presentarsi sul red carpet d’argento vestita (sarà un caso?) e accompagnata da un elegantissimo dito medio.
In effetti da quando si baciava con un rottweiler in un film sempre presentato a Cannes, ma nel 2007, ha fatto enormi passi avanti… ma c’è ancora chi si chiede perché gli italiani non vengano invitati?
Il cinema italiano non ha altro da proporre se non questa grande bellezza?